S. Teresa, il Centro rifiuti passa ai privati: nuova gestione e nuovi orari di apertura
di Andrea Rifatto | 15/08/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 15/08/2021 | ATTUALITÀ
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Il Ccr di Catalmo
Passa ufficialmente ai privati la gestione del Centro di raccolta rifiuti di Santa Teresa di Riva. Il Comune ha infatti formalizzato l’aggiudicazione dell’affidamento dei servizi di custodia, presidio e utilizzo della struttura alla ditta “Alba Sicula Soc. Coop” di Santa Teresa, che dopo aver partecipato all’avviso pubblico emanato il 15 luglio è stata invitata a presentare offerta e ha proposto un ribasso del’1% sull’importo a base d’asta di 42mila 924 euro, ottenendo per un anno la gestione del Ccr per la somma di 42mila 495 euro oltre Iva, per una spesa totale a carico delle casse comunali di 51mila 844 euro. L’efficacia dell’aggiudicazione è subordinata all’esito positivo della verifica dei requisiti di legge ma l’Ufficio tecnico ha deciso di avvio dell'esecuzione del contratto in via d'urgenza sotto riserve di legge, ritenendo vi sia l’esigenza di non interrompere il servizio. Da lunedì 16 agosto parte quindi il nuovo corso della gestione del Centro di raccolta e cambiano anche gli orari di apertura, che fino al 15 settembre saranno il lunedì e la domenica dalle 16 alle 19, il mercoledì e il sabato dalle 8.30 alle 11.30. La stessa ditta si è occupata della pulizia straordinaria della spiaggia per Ferragosto nelle giornate del 14, 15 e 16 per un costo di 2mila 446 euro. Il piano di gestione prevede l’utilizzo, dal 15 giugno al 15 settembre, di due operai di primo e terzo livello più una unità di supporto per quattro giorni a settimana, mentre dal 15 settembre al 15 giugno per tre volte la settimana. Finora il Ccr è stato gestito con i dipendenti comunali, anche se con sole due unità a differenza di quelle che erano state le previsioni iniziali, e secondo l’Amministrazione la carenza di personale non consentiva più una gestione ottimale del sito. Nel 2017, infatti, erano stati destinati al Centro rifiuti sette impiegati, cinque dei quali fecero però causa al Comune contestando il provvedimento di assegnazione delle mansioni. In questi anni tre sono andati in pensione e due non hanno mai lavorato nella struttura in quanto esonerati per motivi di salute o altro e e dunque adesso è stato deciso di affidare la gestione ai privati.