S. Teresa, il Comune cambia idea e dà un acconto ai bagnini, ma restano le incognite
di Andrea Rifatto | 01/05/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 01/05/2020 | ATTUALITÀ
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Un incontro dei mesi scorsi tra bagnini e sindaco
Si è finalmente sbloccata, pur se parzialmente e con tante incognite, la situazione che da otto mesi vedeva i bagnini che hanno prestato servizio nella stagione estiva 2019 sulla spiaggia libera di Santa Teresa attendere il pagamento delle loro spettanze. Nei giorni scorsi il Comune ha infatti versato direttamente sui loro conti correnti parte delle somme, liquidando il restante 50% dell’importo complessivo dell’appalto affidato lo scorso anno all’associazione Corpo Volontario di Soccorso in Mare, pari a 28mila 581 euro, e distribuendo quindi ai 22 addetti la somma di 14mila 290 euro, con una media di 650 euro a testa (comunque meno della quota del 50% da loro attesa), “a titolo di rimborso spese - come scrive nel provvedimento il dirigente dell’Area Polizia municipale Diego Mangiò - a saldo del servizio reso dal 30 giugno all’8 settembre 2019”. Somme che i bagnini aspettavano da mesi ma che non erano mai arrivate, perché nonostante il Comune già il 21 agosto avesse liquidato l’acconto del 50% al Cvsm, i soldi erano rimasti bloccati perchè il Corpo Volontario è destinatario di una cartella esattoriale da 26mila euro emessa da Equitalia, che vuole rivalersi sul Comune per recuperare quel credito. La procedura si era bloccata ad agosto al momento del controllo di regolarità contabile e a fine novembre il sindaco Danilo Lo Giudice e la responsabile dell’Area Finanziaria Rosaria Gambadoro avevano fatto presente in Consiglio comunale come il Comune non potesse pagare i bagnini, non avendo ricevuto in tempo la richiesta di liquidazione dall’associazione, giunta a loro dire solo dopo la notifica del pignoramento in municipio. Adesso, invece, l’Ente ha evidentemente cambiato idea e le quote sono state liquidate direttamente ai bagnini, che a differenza degli anni scorsi hanno dovuto reperire dei documenti giustificativi di spesa per ottenere i rimborsi secondo la normativa sul volontariato, in quanto soci di un’associazione. Il Cvsm, infatti, dopo mesi di attesa, solo il 13 febbraio ha certificato la regolare esecuzione del servizio rendicontando le spese sostenute e l’8 aprile ha chiesto di rimborsare direttamente ai soci volontari il restante 50% delle spettanze, pari a 14mila 290 euro, presentando l’elenco dei volontari (allegato alla determina di liquidazione ma non pubblicato) con a fianco le somme che a dire del presidente del Cvsm “ognuno ha anticipato per il servizio in nome e per conto dell’associazione”. Dunque si tratta solo di un acconto e i bagnini sperano adesso che a giugno il ricorso contro il pignoramento di Equitalia, presentato dall’avvocato tributarista Davide Settimo di Santa Teresa per conto del Corpo Volontario Soccorso in Mare, abbia esito positivo, cosicché il Comune possa liquidare al Cvsm anche i primi 14mila 290 euro, che in buona parte devono poi essere girati a chi ha svolto l'attività di salvataggio, visto che le spettanze degli addetti ammontano in totale a 24mila 500 euro, come confermatoci nei mesi scorsi dai vertici dell'associazione. Non mancano le incognite, perchè in caso contrario, ossia qualora il contenzioso dovesse concludersi a favore di Equitalia, quest'ultima non riuscirebbe a soddisfare il credito vantato, visto che il Comune non ha più disponibili i 26mila euro, e a quel potrebbe essere chiamato a rispondere delle scelte operate. “Sono certo che la competenza così come le responsabilità non sono nostre - ha commentato il sindaco Danilo Lo Giudice - ma allo stesso tempo un buon padre di famiglia, con la situazione di crisi che c’è, deve andare anche oltre pur di dare un sollievo a questi ragazzi che hanno la necessità di percepire queste somme. Un grazie anche agli Uffici per avermi seguito e supportato in questa vicenda”. Tra tanti dubbi, comunque, l’unica certezza è che i bagnini hanno almeno ricevuto parte dei soldi in questo momento di forte difficoltà.