S. Teresa, il Comune compra l'appartamento delle Ferrovie: diventerà un alloggio sociale?
di Andrea Rifatto | 10/12/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 10/12/2020 | ATTUALITÀ
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L'alloggio al primo piano è disabitato da tempo
Si amplia con un nuovo bene il patrimonio immobiliare del Comune di Santa Teresa di Riva. Questa mattina è stato infatti stipulato il contratto di acquisto dell’appartamento di proprietà delle Ferrovie dello Stato situato al primo piano dell’immobile di via Salita Stazione, a fianco della stazione ferroviaria, messo in vendita un anno fa dalla società Federservizi del Gruppo Fs. L’atto pubblico è stato siglato davanti al notaio Anna Ventura di Santa Teresa dai rappresentanti del Comune e della Ferrovie delle Stato Italiane Spa e così l’Ente è divenuto il nuovo proprietario dell’alloggio. La firma di oggi chiude un iter iniziato nel novembre del 2019, quando dopo la proposta giunta in municipio con l’invito a manifestare la volontà di esercitare il diritto di prelazione, il sindaco Danilo Lo Giudice aveva voluto fare un sopralluogo per avere contezza dello stato dell’immobile; dopo un accertamento sui luoghi svolto il 4 dicembre di un anno fa, l’Amministrazione comunale aveva quindi deciso di procedere all’acquisto e lo scorso febbraio era arrivato il via libera all’unanimità dal Consiglio comunale, competente in materia di compravendite immobiliari. L’appartamento, utilizzato fino a qualche anno fa come abitazione, si estende su una superficie di circa 100 metri quadrati, al momento in scarse condizioni di conservazione e manutenzione, con ingresso, bagno, due camere, cucina e ripostiglio, a cui si accede da una scala esterna. Il prezzo fissato da Ferrovie dello Stato è di 30mila euro e il Comune, dopo aver versato a febbraio una caparra di 3mila euro, ha consegnato oggi un assegno circolare da 27mila euro per completare l’acquisto, mentre altri 4mila euro sono stati impegnati per le spese notarili. Un’operazione che l’Amministrazione comunale ha ritenuto conveniente e attuabile ad un prezzo giudicato vantaggioso, visto che si tratta di un immobile in pieno centro che però non è immediatamente fruibile: per renderlo utilizzabile, infatti, secondo una stima dell’Ufficio tecnico comunale, servirà un intervento di ristrutturazione per una spesa di circa 30mila euro. Una volta ammodernato l’alloggio, il Comune punta a destinarlo a finalità sociali o istituzionali, ad esempio a scopo abitativo per assegnarlo a famiglie in situazione di disagio, anche se non è esclusa un’altra destinazione. In ogni caso si tratta di un bene che può far comodo alla casa municipale, che ha sfruttato un’occasione che difficilmente si sarebbe ripresentata in futuro. Resta invece di proprietà delle Ferrovie dello Stato il piano terra, destinato a locali tecnici, con l’annessa “torre dell’acqua”, l’antico serbatoio di accumulo e riserva utilizzato quando sulla linea ferroviaria viaggiavano le locomotive a carbone, ristrutturata dopo il terremoto del 1908 e oggi l’unica rimasta integra lungo la tratta tra Messina e Catania: un bene, dunque, da salvaguardare insieme all’attiguo pozzo ottocentesco dove veniva prelevata l’acqua poi pompata nella torre.