S. Teresa, il Comune non aspetta più la Regione: partono i lavori nel torrente Portosalvo
di Andrea Rifatto | 19/02/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 19/02/2023 | ATTUALITÀ
1348 Lettori unici
La simulazione del canale di gronda e della passerella
Lo aveva annunciato nelle settimane scorse, approvando il progetto esecutivo, e adesso è passata ai fatti. L’Amministrazione comunale di Santa Teresa di Riva ha consegnato i lavori per la realizzazione del canale di gronda nel torrente Portosalvo, opera finalizzata alla difesa del centro abitato e in particolare del quartiere Cantidati dal rischio idrogeologico. Gli amministratori con in testa il sindaco Danilo Lo Giudice e l’Ufficio tecnico diretto dal geometra Francesco Pagano hanno siglato gli atti in municipio, compiendo anche un sopralluogo nell’alveo torrentizio, consegnando gli interventi ai rappresentanti dell’impresa “Soter Srl” di Maletto (Ct), che l’1 aprile scorso si è aggiudicata l’appalto integrato per l’importo di 639mila 021 euro oltre Iva, affidando poi la progettazione alla società “PH3 Engineering Srl” di Messina. L’intervento è stato finanziato nel 2019 dalla Regione con 1 milione 345mila 600 euro della misura 5.1.1.A del Po Fesr 2014/2020 ed è inserito in un progetto che prevede una spesa di 892mila 130 euro per lavori e 453mila 469 euro per somme a disposizione. Il Comune ha deciso di aprire il cantiere dopo aver sollecitato più volte l’Assessorato regionale Territorio e Ambiente, fino allo scorso 23 gennaio, a completare la procedura di verifica di ottemperanza alle prescrizioni contenute nel provvedimento di verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale, iniziata nove mesi fa e non ancora conclusa visto che manca il parere finale della Commissione Tecnica-Specialistica. Entro il 31 dicembre, però, bisogna chiudere l’operazione per non perdere il finanziamento e dunque è stato deciso di consegnare le opere, considerato che il cronoprogramma prevede una durata di 300 giorni, anche perchè il Comune ritiene che l’ultimo parere inviato il 16 novembre, quello della Soprintendenza, verifichi la condizione di ottemperanza e non siano necessarie ulteriori valutazioni nel merito. Come si interviene. Il progetto esecutivo, redatto dagli ingegneri Giuseppe Morganti, Anna Tripodi e Sara Tascone, prevede la risagomatura dell’alveo del torrente Portosalvo (per 200 metri a monte si interverrà nel territorio di Savoca) tramite la regolarizzazione del letto di scorrimento con l’asportazione del terreno per sostituirlo con rivestimenti in materassini “Reno”, costituiti da gabbioni piatti con rete metallica riempiti con pietrame; per impedire che le acque acquistino velocità sono previsti 11 salti in gabbioni per mantenere le pendenze entro i limiti di sicurezza ed evitare erosione con asportazione di materiale e dissesto; le sponde dell’alveo in corrispondenza dei salti e nei punti di maggiore profondità saranno realizzate sempre in gabbioni, per avere una grande resistenza all’erosione ed alla spinta delle acque. Inoltre verrà realizzata una passerella carrabile in acciaio e cemento nel punto in cui esiste la stradella comunale taglia il torrente, all’altezza della scuola di Cantidati, per consentire di raggiungere in sicurezza fabbricati e terreni sulla sponda opposta che altrimenti rimarrebbero isolati. Proprio in questo punto nei prossimi giorni verrà allestito il cantiere.