S. Teresa, il Comune paga e chiude dopo otto anni il vecchio contenzioso sulle strisce blu
di Andrea Rifatto | 11/11/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 11/11/2022 | ATTUALITÀ
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Un contenzioso nato all’inizio del 2015
Si chiude dopo otto anni un vecchio contenzioso legato alla gestione del servizio di sosta a pagamento a Santa Teresa di Riva. La giunta comunale ha infatti approvato una definizione transattiva della controversia allora intrapresa dalla società cooperativa “Gruppo New Service” di Messina e in base all’accordo dovrà versare poco più di 20mila euro per chiudere definitivamente il caso. Un contenzioso nato all’inizio del 2015, quando il gestore ha notificato all’Ente un decreto ingiuntivo emesso pochi mesi prima dal Tribunale di Messina, con il quale intimava il pagamento della somma di 33mila 166 euro per gli avvisi di accertamento elevati dagli ausiliari della società, ossia la quota per l’aggio percentuale derivante da quasi 5.000 verbali emessi nel periodo di gestione delle strisce blu, tra il 2010 e il 2012 prima dell’affidamento ad un altro operatore, oltre ad interessi legali e spese processuali per 1.500 euro. Il Comune aveva allora presentato opposizione al decreto ingiuntivo, il Tribunale a fine 2015 ha rigettato l’istanza di esecuzione del decreto e poi il giudizio ha subito diversi rinvii per la rinuncia nel 2018 dell’avvocato Salvatore Smiroldo, legale incaricato dall’Amministrazione comunale, la sospensione dall’albo dell’avvocato di controparte e la sentenza di fallimento della società. Negli ultimi quattro anni la vicenda è stata seguita per il Comune dall’avvocato Cecilia Nicita e lo scorso marzo il giudice civile Francesco Catanese ha sottoposto alle parti una proposta conciliativa per la definizione bonaria della controversia, evitando così l’istruttoria, con la revoca del decreto ingiuntivo con sentenza di cessazione della materia del contendere, il pagamento da parte del Comune alla curatela fallimentare della somma di 30mila 652 euro oltre interessi e di altri 2mila 500 euro a titolo di onorari e spese generali. Importo che successivamente è diminuito in virtù dell’accordo raggiunto dalle parti sul quantum della definizione bonaria e su autorizzazione del giudice è stato stilato uno schema di transazione per chiudere la controversia con il versamento da parte del Comune di 20mila 300 euro a titolo di sorte capitale e 1.750 euro oltre accessi per compensi legali, per un totale di 22mila 050 euro a tacitazione di ogni pretesa derivante dal decreto ingiuntivo e dunque per un importo minore a carico del Comune rispetto a quanto previsto in partenza. Da allora la gestione dei parcheggi a pagamento è poi passata ad un’altra ditta fino a metà 2013 e poi proseguita in house dal Comune: lo scorso marzo l’Amministrazione comunale ha manifestato la volontà di tornare ad affidare il servizio ai privati, ma finora non è stata pubblicata alcuna gara d’appalto.