S. Teresa, il Comune replica sui cimiteri: "Gestione in regola e cavi elettrici interrati"
di Andrea Rifatto | 19/01/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 19/01/2022 | ATTUALITÀ
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Grovigli di cavi volanti in diversi punti del cimitero
Nessuna irregolarità nella gestione nè inottemperanza agli obblighi contrattuali. È in sintesi ciò che ha risposto l’Amministrazione comunale di Santa Teresa di Riva all’interrogazione presentata il 13 dicembre da due consiglieri di minoranza, Giuseppe Migliastro e Antonio Scarcella, sull’appalto di illuminazione votiva dei cimiteri cittadini. I due esponenti di opposizione manifestavano dubbi in particolare sulla quota versata al Comune dal concessionario, la ditta “Di Natale Domenico” di Sant’Alessio Siculo, visto che l’Autorità nazionale Anticorruzione ha rilevato errori nella gara d’appalto del 2019 in quanto il servizio è stato affidato con un rialzo del 28,50% e non sommando l’offerta alla base del 25%, dunque per un totale del 53,5%. Nella risposta all’interrogazione firmata dal geometra Francesco Pagano, direttore dell’Ufficio tecnico, si conferma invece che “il concessionario ha versato quanto pattuito, cioè il 28,5% così come quantificato dall’Ufficio, in quanto si è considerato che in sede di offerta abbia garantito il canone minimo del 25% incrementato di 3,5 punti percentuali”. Dunque sono stati confermati gli esiti della gara d’appalto ed è stato deciso di non tenere in conto il parere (non vincolante) dell’Anac. Pagano ha spiegato a Migliastro e Scarcella che “gli incassi del concessionario ammontano a 33mila 419 euro per il 2019 e 48mila 923 per il 2020, mentre per il 2021 si sta ancora procedendo alla verifica della contabilità e solo successivamente si procederà alla puntuale quantificazione. L’ammontare versato al Comune per il 2019 è di 10mila 605 euro (compreso il saldo della precedente gestione), mentre per il 2020 è di 13mila 943 euro, importo ancora da versare e per il quale l’Ufficio ha notificato una diffida all’operatore economico il 7 gennaio”. In merito ai lavori da svolgere nei cimiteri, Pagano scrive che “le linee elettriche esistenti sono già in massima parte interrate e permane l’installazione di linee aree temporanee solo in occasione del periodo di commemorazione dei defunti; l’incolumità degli utenti è garantita dalla certificazione a norma dell’impianto elettrico, non è stato necessario eseguire lavori di adeguamento dell’impianto esistente e conseguentemente occultamento di cavi, in quanto l’impianto elettrico è a norma di legge e si prevedeva l’adeguamento e la ristrutturazione dell’impianto solamente laddove necessario”. A giudicare dall’attuale stato degli impianti, però, si nota che molti cavi sono penzolanti tra i vari blocchi di loculi oppure a contatto con il suolo, spesso raggiungibili anche dagli utenti, e permangono sui solai di copertura anche in mezzo a pozzanghere d’acqua. Il responsabile dell’Ufficio tecnico comunale ha specificato inoltre che “l’impianto elettrico è provvisto di dichiarazione di conformità, le lampade votive risultano tutte con tecnologia Led e soltanto una piccola parte delle lampade occasionali utilizzate nel periodo di commemorazione dei defunti è stata utilizzata lampade non a led”. Nella risposta all’interrogazione viene specificato inoltre che il contratto della fornitura di energia elettrica è intestato alla ditta “Di Natale” ed a suo totale carico, tutte le utenze esistenti sono individuate in appositi registri, il concessionario trasmette regolarmente tutta la documentazione comprovante i contratti di luci votive e perenni e i bollettini delle luci occasionali e che non ha in uso un locale per lo svolgimento dell’attività ma lo utilizza solo durante la commemorazione dei defunti per la consegna delle lampade. Risposta che non pare abbia soddisfatto pienamente i due consiglieri di minoranza, decisi a capirne di più.