S. Teresa, il Comune sostituirà tutti gli alberi sul lungomare sperando... nella fortuna
di Andrea Rifatto | 27/10/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 27/10/2020 | ATTUALITÀ
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Gli alberi ormai appassiti sul lungomare
“Non abbiamo avuto fortuna, non vogliamo nasconderlo, adesso abbiamo fatto una scelta diversa con l’auspicio che il nostro lungomare possa tornare fiorito”. Il sindaco di Santa Teresa, Danilo Lo Giudice ammette che la decisione presa nel 2016 di piantare gli alberi di Lagerstroemia indica (mirto crespo) sul lungomare, al posto delle tamerici, si sia rivelata sbagliata, visto che quasi tutti gli esemplari sono appassiti e restano ormai solo dei tronchi morti. L’argomento è stato affrontato nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale durante la discussione della mozione presentata a febbraio dalla consigliera di minoranza Lucia Sansone, che spronava l’Amministrazione ad individuare un’altra specie di pianta, valutando se far redigere uno studio ad un tecnico interno o esterno, ricordando come tutto l’intervento di abbellimento effettuato quattro anni fa sia costato circa 100mila euro. “Ci aspettavamo una migliore resistenza alla salsedine della Lagerstroemia - ha detto Lo Giudice - le mareggiate hanno invece portato le piante ad ammalarsi e morire. Adesso, con l’Ufficio tecnico, abbiamo optato per l’oleandro, come indicatoci anche da un cittadino che voleva donare gli alberi ma è scomparso e non ha fatto in tempo, ne abbiamo piantati una quarantina e vogliamo vedere cosa succede in inverno: se, come ci auguriamo, questo albero crescerà senza problemi e resisterà, nella prossima primavera completeremo tutto il lungomare. L’auspicio è che l’oleandro possa aver possa avere maggiore fortuna e che il nostro lungomare torni fiorito”. Al momento, su 145 aiuole, sono 25 quelle occupate dai nuovi esemplari. “Non c’è stato spreco di denaro, sostituiremo le vecchie piante costate circa 20mila euro - ha detto il capogruppo di maggioranza Dario Miano - il resto è stato speso per aiuole, impianto irrigazione, pietrisco e altro”. In realtà la fornitura degli alberi di mirto costò 35mila 851 euro (determina 611 del 19 luglio 2016), mentre altri 13mila 400 euro vennero sborsati per espiantare le tamerici (determina 516 del 20 giugno 2016). La mozione, ritenuta superata, è stata quindi bocciata con l’astensione della maggioranza e il voto favorevole del consigliere di minoranza Carmelo Casablanca, unico presente sui banchi dell’opposizione. “La mia proposta puntava ad ottenere uno studio redatto da agronomi e sentire cosa suggerivano - ci ha detto Lucia Sansone - ossia se l’oleandro resista o meno alla salsedine o se magari ci sia un’altra pianta che garantisca il 100% di successo: non si può andare a tentativi, visto che sono soldi del Comune: prima di spenderli con la speranza di essere fortunati, avrei quindi fatto uno studio”. La sostituzione degli alberi dovrà inoltre essere accompagnata dalla sistemazione delle aiuole, visto che diverse si presentano oggi con il cordolo rotto o totalmente rimosso per via degli urti causati dalle ruote delle auto.