S. Teresa. Il Comune vince al Tar: affidata l’assistenza domiciliare
di Andrea Rifatto | 10/03/2016 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 10/03/2016 | ATTUALITÀ
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Il Comune aveva prorogato l'affidamento fino al 10 marzo
Dopo un anno di stand by causato da un ricorso pendente dinanzi al Tar di Catania, è stato affidato in questi giorni alla ditta vincitrice della gara il servizio di assistenza domiciliare agli anziani (Sada) e di segretariato sociale professionale (Ssp) nel comune di S. Teresa di Riva. La procedura si era svolta nel dicembre 2014 e si era conclusa con l’aggiudicazione definitiva alla Cooperativa Sociale "Nuovi Orizzonti" di San Fratello, capogruppo dell’associazione temporanea di imprese costituita con la Società Cooperativa Sociale "Crescere Insieme" di Sant’Agata di Militello, che aveva presentato un’offerta economica con ribasso pari al 100% sull’importo a base d’asta di 116mila 612 euro, per il periodo dal primo gennaio 2015 al 30 settembre 2016. La ditta giunta seconda, la “Papa Giovanni XXIII” di S. Teresa, che aveva in gestione i servizi fino al 31 dicembre 2014, si era però rivolta al Tar chiedendo l’annullamento del verbale di gara e di ogni atto consequenziale. Nel febbraio 2015 il tribunale amministrativo regionale aveva accolto la richiesta di sospensiva, provvedimento che aveva costretto il Comune di S. Teresa di Riva a non affidare l’appalto al soggetto aggiudicatario della gara ma a prorogare più volte il precedente affidamento alla ditta ricorrente, fino al febbraio di quest’anno, in modo da evitare l’interruzione del servizio con notevoli disagi per gli utenti. Nell’udienza di merito, invece, svoltasi il 24 febbraio scorso, i giudici della Terza sezione del tribunale amministrativo etneo hanno respinto il ricorso presentato dalla “Papa Giovanni XXIII” contro il Comune e nei confronti della Cooperativa Sociale "Nuovi Orizzonti" e della Società Cooperativa Sociale "Crescere Insieme". La ditta santateresina, difesa dagli avvocati Diego Cusmano e Ferruccio Puzzello, lamentava alcune violazioni al bando e chiedeva la ripetizione del sorteggio, resosi necessario per individuare il vincitore della gara vista la presenza di due partecipanti con lo stesso punteggio, perché ritenuto viziato da irregolarità. Il Tar, con sentenza depositata ieri, ha invece rigettato tutte le richieste evidenziando come “il sorteggio non vada mai ripetuto ove non muti, in senso ampliativo, la platea di coloro che avrebbero dovuto esservi ammessi”. La “Papa Giovanni XXIII” è stata inoltre condannata al pagamento delle spese del giudizio nella misura di duemila euro per il Comune di S. Teresa, rappresnetato dall’avv. Carmelo Moschella, e altrettanto nei confronti delle due società contro interessate. Preso atto della sentenza, l’1 marzo scorso la “Nuovi Orizzonti" di San Fratello ha comunicato al Comune di S. Teresa di poter dare avvio ai servizi di assistenza domiciliare agli anziani e segretariato sociale professionale entro dieci giorni, periodo durante il quale l’Ente si è visto costretto a prorogare per l’ultima volta l’appalto alla società che l’ha gestito finora.