Giovedì 21 Novembre 2024
Fondi insufficienti per due istanze inviate dal Comune, esclusa una terza


S. Teresa, il Governo dice no ai finanziamenti chiesti per progettare tre importanti opere

di Andrea Rifatto | 04/09/2020 | ATTUALITÀ

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Il Comune punta ad ampliare tutto il lungomare

Non sono andate a buone fine le richieste di finanziamento inviate al Governo nazionale dal Comune di Santa Teresa per ottenere risorse utili a redigere la progettazione di tre opere pubbliche. È quanto emerge dal decreto emesso dal Ministero dell’Interno, di concerto con quello dell’Economia e delle Finanze, che ha ripartito i fondi stanziati dallo Stato con la Legge di bilancio 2020 per concedere contributi agli enti locali per le spese di progettazione definitiva ed esecutiva relative ad interventi di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, di messa in sicurezza ed efficientamento energetico delle scuole, degli edifici pubblici e del patrimonio degli enti locali, nonché per investimenti di messa in sicurezza di strade. L’Amministrazione aveva inoltrato il 14 gennaio tre istanze per chiedere un contributo totale di 214mila 205 euro da utilizzare per la redazione degli elaborati esecutivi ma non riceverà, almeno per quest’anno, alcun importo: gli 85 milioni di euro disponibili per il 2020 sono stati infatti distribuiti ai primi 970 Comuni in graduatoria, tra i quali non rientra Santa Teresa, che si è vista dichiarare ammissibili (ma non finanziate) due istanze, piazzatesi nelle posizioni 3.620 e 5.979 (dunque ben lontane dall’ultima a cui sono stati concessi i fondi) mentre la terza è stata totalmente esclusa. Le richieste ritenute valide sono quelle da 93mila 112 euro per progettare il completamento del lungomare con la realizzazione della pista ciclabile e del marciapiede a sbalzo sulla spiaggia, nel tratto di 2,5 km tra via Trieste (all’altezza della chiesa di Portosalvo) e il torrente Savoca, in prosecuzione del primo tratto da 800 metri tra piazza Mercato e via Trieste realizzato tra 2005 e 2006 durante la sindacatura di Carlo Lo Schiavo; ammissibile anche la domanda di finanziamento da 53mila 496 euro per progettare il terzo lotto della strada Moira-Massarenti fino alla via Sparagonà-lottizzazione Ragno, da utilizzare come via di fuga, opera per la quale serve poco più di un milione di euro. Non ammessa, invece, la richiesta di un contributo da 66mila 597 euro per mettere nero su bianco un progetto esecutivo per il completamento della raccolta delle acque piovane nelle vie Sparagonà-Coletta-Delle Colline, intervento dal costo di 1,8 milioni di euro, in quanto i funzionari ministeriali hanno ritenuto che l’intervento sia stato classificato in un sottosettore sbagliato rispetto al tipo di lavori previsti. L’Amministrazione comunale, ben consapevole che senza progetti pronti a essere tirati fuori alla prima occasione utile non vi è possibilità di accedere ai bandi regionali, nazionali o comunitari e ottenere finanziamenti per la realizzazione di opere pubbliche, dovrà dunque sperare di rientrare nella graduatoria dei finanziamenti nei prossimi anni, visto che la Finanziaria 2020 ha previsto altri 128 milioni di euro per il 2021, 170 per il 2022 e 200 milioni per ciascuno degli anni dal 2023 al 2034, oppure trovare altre strade per accedere alle risorse.


COMMENTI

Massimo | il 04/09/2020 alle 22:57:05

Mi Auguro che sia un inizio di un nuovo percorso che i finanziamenti vengono fatti per migliorare il territorio e non buttati in mare , fino ad oggi la crescita e stata zero perchè i finanziamenti non hanno portato nessuna crescita e sviluppo solo soldi buttati al vento !!!! Nessuna progettazione solo la speculazione di fondi arrivati inutili !!!

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