Giovedì 21 Novembre 2024
La mareggiata ha lasciato il segno. Meglio recuperare o demolire la struttura?


S. Teresa, il mare divora altri metri di spiaggia: una piazza del lungomare ormai in acqua

di Andrea Rifatto | 21/12/2020 | ATTUALITÀ

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La piazzetta della zona del Gambero

Passato il maltempo, sulla spiaggia di Santa Teresa di Riva rimangono i segni lasciati dalla violenta mareggiata che ha colpito i quattro chilometri di litorale e nel bilancio complessivo dei danni non può che emergere un dato: l’erosione continua ad avanzare e il mare ha inghiottito almeno altri due metri di arenile. Il segno tangibile dell’ulteriore progredire del fenomeno erosivo si nota all’altezza di via Del Gambero, a pochi passi dal centro, dove la piazza che si affaccia sul mare è ormai il bersaglio preferito delle onde. I marosi si scagliano infatti con violenza sul muro di sostengo della struttura, il cui spessore è ormai notevolmente ridotto al punto da fare temere per la sua stabilità, e durante la mareggiata si è verificato il cedimento del terrapieno sottostante al punto che in una aiuola si è aperta una voragine. La piazza del Gambero è stata transennata dal Comune, che ha segnalato l'accaduto sulla piattaforma Gecos (Gestione Emergenze e Comunicazione Sicilia) della Protezione civile regionale, e per renderla agibile in sicurezza serve probabilmente un intervento importante dal punto di vista strutturale, visto il degrado in cui versa dovuto anche alla scarsità dei materiali utilizzati e all’inadeguatezza del metodo costruttivo adottato tra gli Anni ’70 e ’80, come è emerso durante il maltempo. Bisognerà chiedersi, però, se investire risorse per recuperare questo affaccio, che ormai si trova con i “piedi” in acqua, sia effettivamente la soluzione migliore oppure sia preferibile intraprendere la strada della demolizione per non continuare ad accentuare l’erosione di questo tratto di costa santateresina, costruendo magari una piccola terrazza a sbalzo dal lungomare ed evitando così che l’imponente struttura attualmente esistente sulla spiaggia sia fonte di ulteriori danni e finisca per franare dal mare, come accaduto qualche anno fa per una piazza simile sul lungomare di Sant’Alessio Siculo. L’avanzata del mare continua in ogni caso a preoccupare (negli ultimi 40 anni la linea di costa è arretrata anche di 70 metri) e se non si interverrà al più presto si rischia di pagarne a lungo le conseguenze. Il 2021 dovrebbe essere l’anno decisivo per l’avvio dei lavori di salvaguardia del litorale, finanziati dalla Regione con 10,6 milioni di euro: a settembre il Commissario di governo contro il dissesto idrogeologico ha completato le procedure dell’appalto integrato per la progettazione e l’esecuzione delle opere, inviando al Comune la proposta di aggiudicazione al “Consorzio Ciro Menotti” di Ravenna per 5 milioni e mezzo di euro. L’aggiudicazione definitiva non è stata però ancora firmata e poi si passerà alla redazione del progetto esecutivo, mentre per l’esecuzione dei lavori il termine è di 38 mesi. Il progetto prevede la posa di 14 pennelli e massi e il ripascimento con 80.000 metri cubi di sabbia prelevati nel torrente Savoca. Intanto il Comune ha inviato la richiesta per la Bandiera blu 2021: “Una sfida importante con requisiti sempre più stringenti che vogliamo provare a mantenere - commenta il sindaco Danilo Lo Giudice - consapevoli che tanto è stato fatto ma che possiamo e dobbiamo sempre migliorare”. La spiaggia, però, continua ad accorciarsi. 


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