S. Teresa, il parroco crea un assembramento al circo e i Vigili stanno a guardare - FOTO
di Andrea Rifatto | 13/05/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 13/05/2020 | ATTUALITÀ
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Don Giacalone mentre distribuisce rose alle donne
Un momento di fratellanza e preghiera accompagnato però dal mancato rispetto delle regole, con il rischio di diffusione del contagio proprio in questo periodo in cui bisogna prestare massima attenzione e continuare ad osservare il distanziamento sociale. È quanto accaduto domenica a Santa Teresa di Riva nell’area demaniale a ridosso del torrente Agrò, dove da due mesi è ospitata la carovana del circo rimasto bloccato in paese a causa dell’emergenza Coronavirus. A voler portare parole di conforto ai circa 130 circensi, tra cui una trentina di bambini, è giunto padre Agostino Giacalone, parroco della parrocchia Santa Maria di Portosalvo, che ha donato loro un momento di preghiera, a cui i partecipanti hanno assistito per quasi tutto il tempo seduti nello slargo nel rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro. Subito dopo, però, il sacerdote ha deciso di regalare a tutte le mamme una rosa rossa, in occasione della giornata di festa a loro dedicata, e alcune decine di donne si sono messe ravvicinate in fila, alcune anche con minori tenuti in braccio, per ricevere l’omaggio dalle mani del parroco, dando vita ad un assembramento che in pochi istanti ha annullato tutte le precauzioni assunte fino a quel momento. A ciò si è aggiunta la circostanza che don Giacalone non indossava i dispositivi di protezione, ossia mascherina e guanti, quest’ultimi fondamentali visto che vi è stata la consegna dei fiori e dunque oggetti che costituiscono un potenziale veicolo di contagio. Ad accompagnare il sacerdote vi erano anche il comandante della Polizia municipale, capitano Diego Mangiò, e un suo sottoposto, entrambi fuori servizio e in abiti civili ma quantomeno muniti di mascherina, rimasti nelle immediate vicinanze di don Giacalone durante la sua visita al circo senza però intervenire per evitare il formarsi dell’assembramento, nonostante rivestano comunque il ruolo di pubblici ufficiali (Mangiò domenica era in servizio di pronta reperibilità nelle fasce orarie previste). Lunedì abbiamo fatto notare pubblicamente l’anomalia dell’assembramento e padre Agostino Giacalone ci ha contattato al telefono utilizzando un tono intimidatorio (“tu con le chiese non devi avere niente a che fare, la devi finire con le parrocchie”) prima di troncare la telefonata rivolgendoci un insulto. Il comandante Mangiò, invece, da noi raggiunto telefonicamente, alla richiesta di spiegazioni su come mai non sia intervenuto per evitare il raggruppamento di persone prima ha negato di essersi recato al circo (la sua presenza a fianco del parroco è testimoniata da diverse foto pubblicate dalla stessa parrocchia, tra cui una che ritrae entrambi davanti l'elefante mentre tengono bel salde in mano le zanne), poi ci ha risposto che quando indossa abiti civili può fare quello che vuole. Sempre domenica lo stesso sacerdote della parrocchia Madonna di Portosalvo si è recato alla casa di riposo “Enrico Trimarchi” di Savoca per consegnare dei fiori agli anziani ospiti: all’interno della struttura ha utilizzato guanti e mascherine per evitare ogni rischio di contagio. Così come avrebbe dovuto fare anche durante la sua visita al circo.