S. Teresa, il trasporto non sarà più gratuito per tutti gli studenti superiori pendolari
di Andrea Rifatto | 02/11/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 02/11/2020 | ATTUALITÀ
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Un mezzo di linea utilizzato dagli studenti pendolari
Non sarà più garantito a tutti gli studenti superiori di Santa Teresa il rimborso delle spese di trasporto per recarsi negli istituti scolastici di altri comuni. Il Consiglio comunale ha infatti approvato all’unanimità il Regolamento per la disciplina del trasporto scolastico interurbano per i pendolari delle scuole superiori di secondo grado, proposto dall’Amministrazione per disciplinare il servizio e garantire il sostegno alle spese solo ad una parte dei richiedenti. Il rimborso dei costi di trasporto è stato previsto dalla Regione con la Legge 24/1973, che garantisce il pagamento di un abbonamento ai mezzi pubblici di linea per quanti si spostano in altri comuni se in quello di residenza non esista la scuola da frequentare. Adesso l’Amministrazione ha deciso di prevedere la gratuità dello stesso nei limiti delle risorse finanziarie trasferite da Palermo e, se non sufficienti, con la compartecipazione al costo del servizio da parte delle famiglie, in base al reddito Isee a salvaguardia delle fasce più deboli. Da quest’anno, dunque, possono presentare richiesta di rimborso (entro il 30 novembre, qui il modulo per l'istanza) solo gli studenti il cui nucleo ha un Isee pari o inferiore a 10mila 632 euro: l’Ufficio Pubblica Istruzione predisporrà poi l’elenco delle domande di rimborso pervenute e qualora le richieste siano superiori alle risorse finanziarie trasferite dalla Regione e/o a quelle stanziate in bilancio dal Comune, il contributo verrà assegnato fino all’occorrenza delle stesse e in proporzione all’Isee; non ci sarà comunque alcun rimborso nei casi di indisponibilità delle somme. “Purtroppo negli ultimi anni le risorse inviate dalla Regione sono diminuite - ha spiegato l’assessore alla Pubblica Istruzione, Annalisa Miano - noi garantiamo anche le nostre ma potrebbe succedere che la Regione decida di non trasferire più somme e considerato che le richieste sono aumentate moltissimo, abbiamo deciso di regolamentare il servizio in base all’isee, garantendolo sicuramente alle famiglie che hanno più necessità”. A parità di condizioni saranno privilegiati i nuclei con due o più figli minori, con figli con disabilità, con componenti ultra 55enni disoccupati privi di reddito e senza sussidi e i residenti nelle frazioni Misserio e Fautarì. “Dispiace che debbano essere prese queste misure, il diritto allo studio dovrebbe essere qualcosa di cui il Comune si dovrebbe sempre fare carico - ha commentato la consigliera di maggioranza Anna Dominici - venire meno a questo impegno è purtroppo un segno triste per la nostra comunità, vuol dire che non abbiamo la forza per sostenere e incoraggiare i nostri giovani”. “Non sono d’accordo, non stiamo venendo meno a nessuno impegno - ha replicato il sindaco Danilo Lo Giudice - la Regione prima garantiva trasferimenti da 40-50mila euro l’anno, adesso invia 3-4mila euro”. La consigliera ha quindi corretto il tiro parlando di “scelte politiche devastanti di cui il Comune paga le conseguenze”. E quindi anche le famiglie.