S. Teresa, indennità non pagate ai lavoratori rifiuti: il sindacato contesta la ditta
di Andrea Rifatto | 01/04/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 01/04/2022 | ATTUALITÀ
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Una riunione tra lavoratori e sindacato
Sorgono nuovi dissapori tra il sindacato e la società che gestisce il servizio rifiuti a Santa Teresa di Riva. L’Unione Generale Nazionale Italiana Lavoratori, sigla che assiste quasi tutti gli operatori, ha comunicato l’avvio della procedura di raffreddamento inviando una nota alla ditta “Onofaro Srl” di Naso, alla Srr Messina Area Metropolitana, al Comune, alla Commissione di garanzia per gli scioperi e per conoscenza alla Prefettura e all’Ispettorato territoriale del Lavoro. Nella lettera si chiede un incontro urgente per discutere delle lamentele avanzate dal personale, impegnato nei servizi ambientali nella cittadina jonica, in merito al pagamento della quota una tantum, “visto che tutt’oggi - scrive Unilavoratori - non è stato remunerato alcun tipo di indennità”. Nella comunicazione firmata dal segretario provinciale Giovanni De Caudo e dal segretario provinciale aggiunto Salvatore Trimarchi si ricorda agli enti come nell’ambito delle trattative in corso per il rinnovo del contratto unificato dei servizi ambientali, le parti hanno siglato un verbale di accordo che definisce una soluzione economica, sotto forma di importo “una tantum”, finalizzata alla copertura integrale del periodo di vacanza contrattuale, pari a due anni e mezzo e decorrente dall’1 luglio 2019 fino alla fine di quest’anno. “L’importo è stato quantificato dalle parti in 500 euro, con riferimento al livello di inquadramento 4B (parametro 134,36) - evidenzia il sindacato - e va detratto quanto già corrisposto dalle aziende nel periodo luglio-dicembre 2019 a titolo di elemento di copertura economica (E.C.E.). La somma è stata quantificata prendendo a riferimento gli indici inflattivi previsionali di giugno 2021 notevolmente inferiori agli indici che negli ultimi mesi si sono registrati come inflazione a consuntivo, anche a causa di un generalizzato aumento dei prezzi”. Le frazioni di mese di servizio pari o superiori a 15 giorni sono computate come mese intero, mentre l’importo è proporzionalmente ridotto per il personale con contratto di lavoro a tempo parziale e non matura per i periodi di assenza che non danno diritto a retribuzione a carico dell’azienda; in caso di passaggio di categoria nel corso del periodo considerato. Il sindacato Unilavoratori attende adesso risposte e si dice deciso ad andare avanti per far valere i diritti degli operatori della “Onofaro”.