S. Teresa, la copertura del torrente Portosalvo è a rischio ma nessuno interviene - FOTO
di Andrea Rifatto | 15/03/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 15/03/2020 | ATTUALITÀ
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Le travi in calcestruzzo armato deteriorate
Continua a rimanere in un profondo stato di degrado e lancia segnali preoccupanti sulla sua tenuta la copertura del torrente Portosalvo a Santa Teresa di Riva. Da anni la struttura, che nel tratto finale costituisce la sede stradale della Statale 114 e del lungomare su cui transitano auto e mezzi pesanti, è soggetta alla corrosione delle armature con conseguente indebolimento ma non è stata effettuata la necessaria manutenzione straordinaria. Il Comune è ben consapevole della situazione, visto che il 7 novembre del 2016 l’Ufficio tecnico effettuò un sopralluogo riscontrando come l’impalcato, nel tratto tra la Statale 114 e il lungomare, presenti un degrado delle strutture portanti. Ma da allora, dopo una relazione stilata il 5 dicembre e inviata al sindaco, nessuno è passati dalle parole ai fatti. Il dirigente Francesco Pagano, i responsabili dei Servizi Manutenzione e Progettazione, Francesco Scarcella e Onofrio Crisafulli, fecero presente all’Amministrazione comunale lo stato delle travi portanti della soletta in cemento armato con nervature rettangolari, realizzata tra gli inizi degli Anni ’70 e la fine degli Anni ’80 e mai sottoposta ad interventi di manutenzione, e rilevarono come le travi siano deteriorate “per l’esiguo spessore dello strato di copriferro”, ridottosi notevolmente per la corrosione dovuta alla salsedine. A ciò si è aggiunto “il ruscellamento delle acque meteoriche e la presenza di difetti costruttivi (copriferro insufficiente o assente con armature affioranti)” e “il ristagno d’acqua, problematiche estremamente ricorrenti che vanno ad intaccare le strutture in cemento armato creando un fisiologico degrado dell’intero sistema originario. In queste condizioni, per lo più aggravate dal ristagno d’acqua – scrivevano i tecnici comunali – l’armatura è direttamente esposta, senza alcun filtro, ad una diffusa corrosione da carbonatazione pesantemente acuita dall’attacco da cloruri con conseguenti brusche riduzioni di sezione localizzate ed in particolare dal tranciamento netto delle staffe sia in mezzeria che, ancora più grave, negli appoggi”. La Giunta, allora guidata dal sindaco Cateno De Luca e con vicesindaco l’attuale primo cittadino Danilo Lo Giudice, che firmò la delibera, diede mandato al geometra Pagano di redigere uno studio di fattibilità tecnica-economica per la porzione più deteriorata per capire modalità e costi di intervento, "nelle more di accertamento della proprietà delle strutture, al fine di ottenere nulla osta e autorizzazioni". Le ipotesi proposte dai tecnici comunali consistevano nel recupero delle strutture tramite l’eliminazione delle infiltrazioni d’acqua con il trattamento dei giunti sulla sede stradale e il risanamento delle travi, con il ripristino della portanza della copertura del torrente. Soluzioni rimaste sulla carta, visto che da allora non se n’è saputo più nulla e non è stato affidato alcun incarico per i lavori. Nel frattempo lo stato delle travi è notevolmente peggiorato, come abbiamo verificato nei giorni scorsi, con l’avanzare della corrosione del ferro e il continuo distacco di parti di calcestruzzo, con la riduzione della sezione portante.