S. Teresa, la messa in sicurezza del Portosalvo bloccata da un cortocircuito burocratico
di Andrea Rifatto | 08/11/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 08/11/2022 | ATTUALITÀ
661 Lettori unici
Una parte di alveo è tutelata
Rimane bloccato alla Regione l’iter per avviare le opere di messa in sicurezza del torrente Portosalvo a Santa Teresa di Riva, finanziate nel 2019 con 1 milione 345mila 600 euro e già appaltate all’impresa “Soter Srl” di Maletto. Attualmente è in corso all’Assessorato Territorio e Ambiente la procedura di verifica di ottemperanza alle prescrizioni contenute nel provvedimento di verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale, non ritenuta necessaria a condizione che vengano però rispettate nove prescrizioni, e la Commissione Tecnica-Specialistica si è espressa nuovamente con un proprio parere, dopo le integrazioni chieste nei mesi scorsi al Comune, rilevando la persistenza di anomalie. A non essere ottemperata è in particolare la condizione 1, con la quale è stata chiesta l’acquisizione e la trasmissione del parere della Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali di Messina in quanto le opere interessano un tratto di alveo fluviale tutelato ai sensi dell’art 142 del Decreto Legislativo 42/2004. Il Comune ha ritenuto di aver ottemperato allegando la determinazione del responsabile unico del procedimento, il geometra Francesco Pagano dell’Ufficio tecnico, di conclusione positiva della conferenza di servizi decisoria, la relazione paesaggistica e le risultanze positive della conferenza, oltre alla nota di convocazione degli Enti (tra cui la Soprintendenza ma non l’Assessorato Territorio e Ambiente), assumendo che in assenza di interventi degli Enti convocati, i pareri si intendono come positivi. Secondo il Comune, quindi, per tutti i soggetti assenti alla conferenza di servizi vale la regola del cosiddetto silenzio-assenso. La Commissione Tecnica-Specialistica, invece, ha ribadito che sono assenti il parere della Soprintendenza e il verbale della conferenza di servizi (è presente soltanto la nota del rup che ne riporta alcune determinazioni e alcune notazioni di carattere giuridico e amministrativo), ma soprattutto che “per il parere ambientale della Soprintendenza non può essere invocato il silenzio-assenso ripetutamente richiamato dal rup” e quindi “l’assenza del parere non consente la compiuta valutazione e la verifica della ottemperanza alla condizione ambientale numero 1”. Un cortocircuito burocratico che blocca il percorso amministrativo. Dunque l’Assessorato Territorio e Ambiente ha chiesto al Comune “di trasmettere la documentazione necessaria affinché possa rendersi ottemperata la condizione ambientale” e adesso toccherà all’Ufficio tecnico attivarsi per avere il parere delle Belle Arti. In merito ad altre tre condizioni, l’Arpa non ha dato alcun riscontro entri i termini (30 giorni) e il Dipartimento Ambiente ha rimesso la pratica alla Cts per l’attività di verifica con espressione del parere. Il progetto prevede la regolarizzazione del letto di scorrimento del torrente Portosalvo, con gabbioni piatti riempiti con pietrame, salti con ulteriori gabbioni per impedire che le acque acquistino velocità e una passerella carrabile per consentire di raggiungere in sicurezza alcuni fabbricati e terreni agricoli che altrimenti rimarrebbero isolati.