S. Teresa, l'Avis ha finalmente la sua autoemoteca: "Una risorsa per il territorio"
di Andrea Rifatto | 04/05/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 04/05/2020 | ATTUALITÀ
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Il mezzo utilizzato come autoemoteca
È arrivata dopo quattro anni di attesa l’autorizzazione all’utilizzo dell’autoemoteca in dotazione all’Avis di Santa Teresa. Il Dipartimento per le attività sanitarie ed Osservatorio epidemiologico-Servizio 6 Trasfusionale dell’Assessorato regionale alla Salute ha infatti firmato il provvedimento di accreditamento del punto di raccolta mobile sangue, collegato all’Unità di raccolta fissa dell’Avis di Alì Terme, operante in convenzione con il Servizio Trasfusionale dell’ospedale “San Vincenzo” di Taormina. Un iter durato qualche anno, anche per gli adeguamenti alla normativa regionale della rete associativa di raccolta del sangue intero e degli emocomponenti e, in particolare, con l’istituzione capofila dell’Avis di Alì Terme, dove il legale rappresentante dell’Unità di raccolta si è assunto gli oneri per il rilascio del provvedimento che consente l’istituzione del punto di raccolta mobile collegato all’unità fissa aliese. Un provvedimento che premia il lavoro svolto prima da Maurizio Crisafulli, già presidente dell’Avis Santa Teresa, che nel 2016 ha ricevuto in comodato d’uso l’autoemoteca, un veicolo di proprietà dall’associazione “Sicilia Vera Onlus” concesso gratuitamente, impegnando la capofila Ali Terme con il dott. Enzo Saccà e la dott.ssa Alessandra Mancuso ad espletare tutte le procedure di qualità necessarie all’accreditamento. L’iter è stato poi seguito e definito dall’attuale presidente dell’Avis santateresina, Elia Mignali, che di concerto con il presidente dell’Avis provinciale, Agatino Di Blasi, è riuscito ad avere il giusto e legittimo riconoscimento: “Un iter tortuoso, finalmente questa angoscia è finita - commenta Mignali - un grazie particolare alla dott.ssa Mancuso, questo mezzo sarà una grande risorsa per tutto il territorio”. Il presidente, in un messaggio ai soci, ha ringraziato i donatori che anche in questo momento di paura hanno dato una enorme disponibilità e l’Amministrazione comunale di Santa Teresa per il supporto costante. “Un traguardo che in un clima d'incertezze ha acceso in noi tutti una speranza - commentano i soci dell’Avis Santa Teresa - quella di dare ancora di più il nostro contributo alla comunità a chi ogni giorno vive grazie alle donazioni”. Il veicolo, tra l’altro, è uno dei pochi in Italia ad essere attrezzato con una pedana che consente la donazione del sangue ai disabili e consentirà di programmare la raccolta del sangue sia a Santa Teresa che negli altri centri della Val d’Agrò e del comprensorio jonico. Adesso spetterà al dott. Antonino Cucuzzella, medico dell’Avis santa Teresa, ai dirigenti, ai giovani volontari, ai donatori e a tutti coloro che credono nei valori dell’altruismo e nella solidarietà far diventare l’autoemoteca patrimonio dei cittadini e della città. Le sacche raccolte spesso non riescono a soddisfare le richieste e per questo è necessaria la partecipazione attiva dei cittadini, che adesso potranno approfittare del nuovo mezzo in dotazione per partecipare alla donazione, con appuntamenti che potrebbero divenire sempre più frequenti.