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S. Teresa. Lavoratori Ato nel limbo della burocrazia: la Srr rinvia l'assunzione
di Andrea Rifatto | 03/02/2017 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 03/02/2017 | ATTUALITÀ
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I lavoratori al Centro di raccolta di Furci
Rimangono nel limbo della burocrazia i 15 lavoratori dell’Ato Me4 che fino al 31 gennaio hanno operato in prestito alla Onofaro Antonino Srl nella gestione della raccolta rifiuti e dello spazzamento stradale a S. Teresa di Riva. Da tre giorni continuano a presentarsi al Centro di raccolta di Furci Siculo in attesa di conoscere il loro destino, ossia sapere se la Società di regolamentazione rifiuti Messina Area Metropolitana provvederà ad assumerli non appena l’Ato firmerà i licenziamenti. Ieri la società d’ambito in liquidazione ha fatto sapere che provvederà con i licenziamenti da lunedì e questa mattina il commissario straordinario della Srr Messina Area Metropolitana, Ettore Ragusa, ha scritto al presidente della Srr Renato Accorinti invitandolo a procedere con immediatezza all’assunzione del personale operativo e alla successiva utilizzazione presso la Onofaro Antonino Srl, affidatario dell’appalto dell’Aro comunale di S. Teresa, anche alla luce dell’ordinanza firmata ieri dal presidente della Regione Rosario Crocetta, che impone alle Srr di provvedere all’immediato transito del personale operativo e amministrativo al fine dell’utilizzo presso i soggetti gestori degli Aro comunali. Accorinti continua però a rinviare la decisione e nel pomeriggio di oggi ha scritto all’Ato Me4, alla Onofaro Antonino Srl, al commissario straordinario Ragusa, al sindaco di S. Teresa Cateno De Luca e alle organizzazioni sindacali convocando una conferenza di servizi per lunedì 6 febbraio alle ore 16, nella Sala Giunta del Comune di Messina, per affrontare le criticità inerenti i 15 lavoratori dell’Ato Me 4 e cercare di risolvere definitivamente la questione. Dopo la mancata accettazione di un'altra proroga da parte della Onofaro Antonino Srl, che ha assunto nuovo personale per garantire la raccolta dei rifiuti, il commissario Ettore Ragusa ha scritto meroledì in una nota che le 15 unità rimangono “inutilizzate non potendo gravare sui costi della gestione commissariale” e invitando Srr e Ato a porre in essere gli atti necessari a evitare grave nocumento ai lavoratori. Dal documento emerge come la ditta avesse dato la disponibilità ad assumere i 15 lavoratori Ato a condizione che all’atto della piena operatività della Srr i lavoratori sarebbero stati licenziati e assunti dalla stessa Srr: il soggetto liquidatore dell’Ato, il 27 gennaio, aveva quindi avviato le procedure di licenziamento salvo poi tornare sui propri passi e disporre, il 31 gennaio, la proroga del prestito, rifiutato dalla ditta in quanto la Srr ha comunicato l’impossibilità di assumere i 15 perché il Comune non ha garantito la copertura finanziaria. “Non è accettabile quanto dichiara il commissario Ragusa – ha evidenziato Valerio Bernava, responsabile zonale Cisl che segue costantemente la vicenda – perché questi 15 operai non hanno alcuna differenza con gli altri lavoratori Ato e continuano a mantenere i diritti al lavoro e alla retribuzione: se verranno violati la società ne risponderà nelle sedi opportune”. Il sindaco di S. Teresa, Cateno De Luca, ha scritto a Srr, Ato, Regione, Prefetto, Corte dei conti e Procura della Repubblica contestando aspramente quanto sostenuto dalla Srr, ossia che il Comune non ha fornito copertura finanziaria per l’attivazione del servizio, spiegando come la stessa Srr fosse a conoscenza sin dall’inizio dell’iter seguito nell’affidamento dell’appalto dell’Aro, esortandola ad assumere il personale come imposto dalla normativa e ribadito dalla Direzione territoriale del lavoro e invitando gli organi competenti ad accertare eventuali responsabilità di natura amministrativa, contabile e penale.