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S. Teresa. Lavoratori Ato vittime della burocrazia: nulla di fatto per l'assunzione in Srr
di Andrea Rifatto | 09/02/2017 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 09/02/2017 | ATTUALITÀ
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I lavoratori al Ccr di Furci Siculo
Doveva essere il giorno della svolta con la firma dell’accordo per il passaggio alla Società di regolamentazione rifiuti Messina Area Metropolitana e il successivo transito alla Onofaro Antonino Srl, ditta affidataria dei servizi ambientali del’Aro comunale, ma la sorte dei 15 lavoratori dell’Ato Me4 di S. Teresa di Riva, “sospesi” dal 31 gennaio, è ancora incerta. Ieri mattina, infatti, era attesa la soluzione della vicenda nella sede dell’Ispettorato territoriale del Lavoro di Messina, dopo l’intesa di massima raggiunta lunedì sera nel corso di una conferenza di servizi tenutasi al municipio della città dello Stretto su convocazione del presidente della Srr, Renato Accorinti. La bozza di accordo siglata da Srr, Ato Me4, Comune di S. Teresa, impresa affidataria e organizzazioni sindacali, che prevede di far assumere il personale prima alla Srr, dopo il licenziamento dell’Ato, e poi direttamente dalla ditta, ha però suscitato le perplessità dell’Ispettorato del Lavoro diretto da Gaetano Sciacca, che ritiene come l’unica via percorribile sia quella dell’assunzione dei 15 addetti da parte della Srr e il successivo comando in distacco presso la ditta che si occupa della raccolta rifiuti e dello spazzamento stradale nella cittadina jonica, attraverso una sorta di convenzione che regoli i rapporti tra le parti. “La Srr dovrà assolvere a tutte le incombenze datoriali senza che venga compromesso lo status quo dei lavoratori in qualità di dipendenti di società pubblica – ha spiegato Sciacca – e viste le difficoltà economico-finanziarie e gestionali che presenta al momento la Srr, nelle more di una corretta e piena operatività di quest’ultima, si ritiene che la stessa Srr, congiuntamente al Comune di S. Teresa e alla Onofaro Antonino Srl, possano sottoscrivere una ‘convenzione’ tra le parti che regoli e disciplini l’utilizzo del personale. Poiché gli oneri relativi al costo del personale ivi compresi quelli fiscali, contributivi e assicurativi sono contemplati dall’appalto in essere – ha proseguito il dirigente dell’Ufficio – la convenzione deve sancire che il personale, che resta in forza alla Srr Messina Area Metropolitana, sia utilizzato presso l’Aro e che i relativi oneri siano corrisposti dal Comune di S. Teresa direttamente alla ditta gestore del servizio per tutti gli ulteriori adempimenti necessari, la quale si farà carico della diretta gestione economico-fiscale e assicurativa e operativa del personale”. I sindacati, ad eccezione della Fiadel che si è opposta all’accordo ritenendo che il licenziamento dalla Srr farebbe perdere ai lavoratori i diritti acquisiti come dipendenti di società pubblica, avevano evidenziato come i 15 addetti, pur transitando dalla Srr per essere poi licenziati e assunti dalla ditta, risulteranno sempre tutelati dalla clausola di salvaguardia inserita nell’accordo. Ma ciò non ha convinto l’Ispettorato. Non un vero e proprio passaggio alla ditta, dunque, in quanto i lavoratori, a parere dell’Ispettorato del Lavoro, dovranno rimanere in capo alla Srr perché la legge regionale 9/2010 e l’ordinanza 2/rif del 2 febbraio del presidente della Regione, relativamente al personale, parlano di “utilizzo” presso il soggetto affidatario del servizio nell’Aro” e non di assunzione. La Srr Messina Area Metropolitana, tra l’altro, non ha ancora la struttura per adempiere le formalità gestionali per i lavoratori e ieri è stata ventilata l’ipotesi di assorbire tre amministrativi licenziati dall’Ato 3 a Barcellona e già nella pianta organica della Srr. Ma per il momento si rimane ancora nel limbo e i lavoratori, che continuano a presentarsi quotidianamente al Centro di raccolta rifiuti di Furci Siculo, sono vittime di una burocrazia che decide di non decidere sulla pelle di 15 famiglie. La soluzione proposta da Gaetano Sciacca, quella di una convenzione per regolare l’utilizzo degli addetti, suscita perplessità da parte sia dei sindacati che del Comune di S. Teresa e della Onofaro Antonino Srl, che non riescono a capire quali possano essere le soluzioni tecniche da applicare per dar vita alla convenzione stessa, che anche dal punto di vista del diritto del lavoro non sembra fornire le opportune garanzie. All’incontro all’Ispettorato del Lavoro erano presenti il presidente della Srr Messina Area Metropolitana, Renato Accorinti, con l’assessore ai Rifiuti del Comune di Messina, Daniele Ialacqua; il commissario straordinario della Srr, Ettore Ragusa; i liquidatori dell’Ato Me4 Leonardo Racco e Alessandro Di Tommaso; il direttore generale della società d’ambito Arturo Vallone; la segretaria del Comune di S. Teresa, Rossana Giorgianni; Attilio Onofaro e Gaetano Nanì per la Onofaro Antonino Srl e le organizzazioni sindacali Cgil (Carmelo Pino e Salvatore Spadaro) Cisl (Letterio D’amico e Valerio Bernava), Uil (Silvio Lasagni, Giuseppe Lotronto, Giacomo Marzullo e Rosario Tamà) e Fiadel (Ferdinando Vento).