S. Teresa, lavoratori dell'Aro ancora in agitazione: salta di nuovo la firma dei contratti
di Andrea Rifatto | 06/06/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 06/06/2021 | ATTUALITÀ
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Gugliotta, Trimarchi e Ragusa all'assemblea
Rimangono “in agitazione” i lavoratori dell’Ambito di raccolta ottimale di Santa Teresa di Riva, impiegati nei servizi di raccolta rifiuti, spazzamento stradale e manutenzione del verde pubblico. Da tempo sono emerse diverse problematiche, ancora irrisolte, ma la principale riguarda la firma di un nuovo contratto di lavoro, visto che il 31 dicembre ha cessato l’attività la ditta Ecologica Scarl ed è subentrata la Onofaro Antonino di Naso, che ha sottoposto loro un documento che però non è stato accettato dal sindacato che li assiste. Dopo diversi rinvii, venerdì sembrava essere il giorno giusto per arrivare a siglare i contratti e proprio per questo motivo era stata convocata un’assemblea, al Palazzo della Cultura, dai rappresentanti sindacali dell’Unione Generale Nazionale Italiana Lavoratori, Salvatore Trimarchi e Alfio Ragusa, alla quale era presente anche il rappresentante della Onofaro, Francesco Gugliotta. Ancora una volta, però, nonostante questa volta i contratti sembrassero pronti per essere sottoscritti, sono emerse incongruenze rispetto alle richieste degli operatori e del sindacato, che ha fatto saltare la firma e rinviare tutto a data da destinarsi, tra la comprensibile delusione dei lavoratori dell’Aro. Il nodo della questione ruota attorno alla possibilità che gli addetti possano essere spostati anche in altri cantieri fuori Santa Teresa e ciò fa sorgere non poche preoccupazioni, visto il timore di poter finire lontano da casa, ipotesi alla quale anche il sindacato si è opposto fermamente. Ciò che spaventa particolarmente gli operatori dell’Aro è il rischio che con la sottoscrizione di un nuovo contratto di lavoro passino alle dipendenze della Onofaro andando a perdere lo status di dipendenti della Srr Messina Area Metropolitana, attuale datore di lavoro che dal 13 marzo 2017 ha concesso 12 addetti in utilizzo alla Ecologica con il previsto rientro in Srr alla scadenza del contratto di appalto tra Comune e ditta, che avverrà tra un anno, per il successivo passaggio al nuovo aggiudicatario. Unilavoratori ha chiesto quindi che sia la Srr ad intervenire mettendo chiaramente nero su bianco che gli operatori ecologici sono in utilizzo alla Onofaro Antonino Srl e non possono essere utilizzati o trasferiti in altri cantieri, ma devono svolgere il servizio solo a Santa Teresa di Riva. La società di Naso ha ribadito anche venerdì che già nei mesi scorsi la Srr ha espresso il nulla osta agli atti predisposti per il subentro della Onofaro nell’Aro, specificando che “rimangono comunque immutate la obbligazioni assunte nel 2017 alla sottoscrizione del contratto di cessione” e dunque senza il rischio di perdere alcuna garanzia. Ma dipendenti e sindacato vogliono che tutto sia formalizzato per iscritto a tutela del loro posto di lavoro anche in futuro e dunque restano in attesa che la vicenda si sblocchi, dicendosi pronti anche a incrociare le braccia come estrema forma di protesta. La volontà di risolvere la questione sembra non manchi e dunque nelle prossime settimane potrebbe arrivare la svolta.