S. Teresa, lavori non realizzati e dubbi sugli incassi: la minoranza incalza sui cimiteri
di Andrea Rifatto | 15/12/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 15/12/2021 | ATTUALITÀ
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Cavi volanti e accessibili a chiunque
Più ombre che luci sull’appalto di illuminazione votiva dei cimiteri di Santa Teresa di Riva. Dopo il procedimento concluso all’Autorità nazionale Anticorruzione, che ha rilevato errori nella gara d’appalto del 2019 assegnata alla ditta “Di Natale Domenico” di Sant’Alessio Siculo, in quanto la concessione del servizio è stata affidata con un rialzo complessivo del 28,50% e non sommando l’offerta alla base del 25%, dunque per un totale del 53,5%, adesso arriva anche l’interrogazione di due consiglieri di minoranza, Giuseppe Migliastro (che aveva segnalato l’anomalia all’Anac nel 2020) e Antonio Scarcella. I due hanno inviato un documento con numerosi quesiti al sindaco Danilo Lo Giudice, chiedendo risposta scritta, innanzitutto per capire quali siano stati gli incassi del concessionario del servizio negli anni 2019, 2020 e 2021 e l’esatto ammontare del canone versato al Comune, con gli estremi delle fatture emesse dal municipio con riferimento al canone versato. I due esponenti di opposizione vogliono infatti capire se la ditta abbia versato o meno il 53,5% degli incassi e il motivo per il quale nel verbale di aggiudicazione e nel contratto è indicata quale percentuale da versare quella del 28,5% e non il 53,5% in aumento rispetto alla base di gara fissata in 162mila 160 euro oltre Iva per quattro anni, come ritenuto corretto dall’Anac. La questione non è di poco conto, perchè se da due anni a questa parte è stata versata la percentuale più bassa, il Comune potrebbe aver perso degli introiti e guadagnato la metà di quanto gli spettasse realmente. Migliastro e Scarcella chiedono nell’interrogazione spiegazioni anche sulla gestione dell’impianto di illuminazione e delle luci perpetue e occasionali secondo quanto previsto dal bando, in particolare “il motivo per il quale entro 360 giorni dalla data di sottoscrizione del contratto non si è provveduto all’occultamento dei cavi elettrici, mediante l’eliminazione delle linee aeree, e il loro posizionamento in apposite tubazioni interrate, in modo da non arrecare pregiudizio all’estetica del luogo e ai manufatti esistenti, nonché all’incolumità degli utenti” e se l’Amministrazione abbia intenzione di diffidare il concessionario a provvedere al rispetto di questo obbligo contrattuale. Inoltre si chiede se e quando sono stati predisposti e trasmessi dal concessionario gli elaborati tecnici (planimetrie e schemi elettrici) degli impianti esistenti e delle eventuali nuove parti di impianto realizzati, con i dati tecnici e di taratura, le istruzioni per la messa in funzione dei vari impianti, apparecchiature e norme di manutenzione, dei quali si chiede copia; se sono stati realizzati i lavori di adeguamento e ristrutturazione degli impianti esistenti; se e quando sono stati realizzati i lavori di ammodernamento dell’impianto; se l’impianto elettrico è conforme alla normativa vigente; quando è stato effettuato il collaudo e copia della documentazione; gli estremi del contratto di fornitura dell’energia intestato al concessionario; quando è stato effettuato il collaudo; il motivo per il quale le lampade votive perenni ed occasionali installate dal concessionario non sono tutte a led; se l’Amministrazione ha mai chiesto al concessionario l’esibizione dei bollettari; a che titolo vengono utilizzati dalla ditta “Di Natale” i locali comunali al cimitero e si è vi è un contratto; se e quando è stato trasmesso il documento contenente la ricognizione iniziale delle utenze esistenti e se da parte del concessionario è stato creato, trasmesso e aggiornato costantemente l’elenco delle utenze. Altri quesiti dell’interrogazione riguardano i documenti di valutazione dei rischi, il piano di sicurezza, il personale utilizzato, le referenze bancarie che attestino la sua capacità finanziaria ed economica della ditta.