Giovedì 21 Novembre 2024
Più personale e procedure per le misure antiCovid: il Comune concede l'aumento


S. Teresa, lievitano i costi per la mensa scolastica. Il centro cottura rimane in paese

di Andrea Rifatto | 18/11/2020 | ATTUALITÀ

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La consegna dei pasti nelle scuole cittadine

Partito in ritardo il 6 ottobre per via della pandemia che ha stravolto tutti i piani, nonostante l’affidamento dell’appalto triennale a marzo, il servizio di mensa scolastica a Santa Teresa riserva adesso nuove… “sorprese”. L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha reso infatti necessarie ulteriori misure di prevenzione richieste dalla normativa in materia di sicurezza, con riguardo in modo specifico alle attività di sanificazione e igienizzazione delle aule scolastiche adibite a refettori, dove durante la pausa delle attività scolastiche viene effettuato il servizio mensa. La ditta affidataria, la “Catering Srl” di Bronte, ha fatto presente al Comune di dover fornire del personale aggiuntivo per la sanificazione e l'igienizzazione delle classi dove si svolge la distribuzione e avviene il consumo dei pasti, in modo da attenersi alle ulteriori misure di prevenzione: ciò ha comportato per l’Ente una ulteriore spesa di 37mila euro fino alla fine dell’anno scolastico, che si vanno ad aggiungere ai 502mila 731 euro (oltre Iva) con cui l’impresa catanese ha vinto nei mesi scorsi l’appalto fino al 2022. La “Catering”, già il 28 settembre, aveva chiesto al Comune un importo aggiuntivo di 1,57 euro per ogni pasto, a seguito dell'eccessiva onerosità della prestazione per garantire il servizio aggiuntivo di sanificazione, igienizzazione e diverse modalità di distribuzione dei pasti secondo i protocolli anti-Covid, ma dal municipio è stato concesso un aumento massimo di 1 euro per ogni singolo pasto, dietro dettagliata relazione dei costi aggiuntivi, per tutto il periodo della durata dell'emergenza epidemiologica, cessata la quale il prezzo di un pasto dovrà ammontare al ribasso offerto in sede di gara. La ditta affidataria ha accettato la proposta, che dunque si applicherà ai 37.000 pasti annui previsti fino a giugno 2021, e se dovesse perdurare l'emergenza anche durante il prossimo anno scolastico si dovrà procedere ad un nuovo impegno di spesa aggiuntivo. L’appalto in corso, che per obbligo contrattuale non può essere subappaltato, riguarda la refezione scolastica nei sette plessi dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di Santa Teresa e la preparazione dei pasti, dopo la chiusura per lavori del centro cottura nella scuola “Felice Muscolino”, avviene in un centro cottura privato: inizialmente “Catering Srl” aveva indicato la disponibilità delle cucine delle scuole di Roccalumera, dove gestisce il servizio refezione, ma poi ha scelto il centro cottura di proprietà della “Ristorseve gestione e servizi” di Severino Bucalo, che ha gestito la mensa scolastica a Santa Teresa fino allo scorso marzo, sito in via Vittorio Emanuele Orlando nel quartiere Barracca. Il 28 ottobre è stata infatti presentata allo Sportello unico attività produttive del Comune (Suap) la pratica di subingresso all'attività di laboratorio per la produzione di cibi pronti e confezionamento e dal centro cottura i pasti vengono trasportati nelle scuole con dei furgoni sui quali è impresso il logo della “Ristorseve-Severino Banqueting”.


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