S. Teresa, lotta agli incivili: il sindaco sollecita l'installazione delle telecamere
di Andrea Rifatto | 08/05/2017 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 08/05/2017 | ATTUALITÀ
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Rifiuti abbandonati in contrada Ligoria
Tarda ancora a essere installato il sistema di videosorveglianza per contrastare l’abbandono dei rifiuti nel territorio comunale di S. Teresa di Riva. Nonostante gli annunci, nulla ancora si è mosso e nei giorni scorsi il sindaco Cateno De Luca ha inviato una nota all’Ufficio tecnico e al direttore dell’Ambito di raccolta ottimale, l’ingegnere Onofrio Crisafulli, sollecitando l’avvio degli interventi per il posizionamento delle telecamere nella zone più sensibili e dove abitualmente i soliti incivili scaricano illecitamente rifiuti indifferenziati e materiali ingombranti. “Come fatto verbalmente più volte – ha scritto De Luca – si assegnano 15 giorni di tempo per procedere con l’installazione delle telecamere per la per la lotta all’abbandono dei rifiuti e si invita a valutare se affidare la progettazione e l’installazione alla stessa ditta che gestisce i servizi ambientali dell’Aro comunale”. Nelle scorse settimane il Comune ha posizionato alcune fototrappole, dispositivi mimetizzabili utilizzati per catturare immagini e video, ma non è ancora stato reso noto se abbiano consentito di individuare e sanzionare uno o più trasgressori: di certo c’è che uno degli apparecchi è stato rubato e il Comune si è visto costretto a rivolgersi alla locale stazione dei Carabinieri per sporgere denuncia contro ignoti. In municipio esiste comunque già da gennaio il progetto per la realizzazione dell’impianto di videosorveglianza nel territorio comunale. L’elaborato, redatto dall’ingegnere Antonio Pirri, prevede l’installazione di telecamere ad alta risoluzione in 18 postazioni tra il centro del paese e le frazioni. L’obiettivo è tutelare il patrimonio da atti vandalici, reprimere i reati, monitorare la viabilità, controllare le aree di conferimento della raccolta differenziata e contrastare l’abbandono di rifiuti. Prevista una spesa complessiva di 232mila euro da effettuare in due lotti: il primo da 119mila e il secondo da 113mila. Di occhi elettronici però al momento neanche l’ombra.