Domenica 22 Dicembre 2024
Comune e giovani dell'Udc chiedono la messa in sicurezza dell'alveo


Torrente Savoca, torna l'incubo esondazione

di Andrea Rifatto | 31/08/2013 | ATTUALITÀ

4201 Lettori unici | Commenti 2

Il torrente Savoca

Torrente Savoca a rischio esondazione: un'annosa questione che torna puntualmente alla ribalta alle prime piogge, visto che il livello del letto si innalza sempre più con il passare del tempo. Santa Teresa è tra i comuni che chiedono a gran voce interventi di messa in sicurezza per evitare il rischio di esondazione: alcuni enti comunali si sono già attivati con l'ausilio dell'Ente di Sviluppo Agricolo (ESA), che è intervenuto con i propri mezzi e uomini per la risagomatura degli alvei, altri comuni invece attendono i lavori. "Gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dei torrenti - ha dichiarato proprio oggi al TgR Sicilia l'ing. Bruno Manfrè, dirigente della Protezione Civile di Messina - sono fondamentali per evitare problemi alla pubblica incolumità, soprattutto nei casi in cui si ha un innalzamento degli alvei con il rischio di esondazione". La situazione del Savoca viene tenuta sotto controllo dall'Amministrazione comunale di Santa Teresa: "Alcune zone abitate - ha affermato il vicesindaco Antonino Famulari - si trovano al di sotto del livello del torrente, innalzatosi di 5-6 metri rispetto alla quota naturale: è opportuno che si intervenga immediatamente con uno svuotamento del letto, valutando la possibilità che il materiale prelevato venga trasferito sulle spiagge e utilizzato per il ripascimento dell'arenile". L'ultimo intervento di risagomatura del Torrente Savoca si ebbe a settembre del 2011: i lavori, eseguiti con mezzi e uomini dell'Esa sotto il controllo della Protezione civile, che coprì le spese per il carburante e il movimento terra, consentirono di rinforzare gli argini e svuotare la parte centrale dell'alveo nella zona tra le frazioni Calcare (Furci Siculo) e Giardino (Santa Teresa). Adesso sarebbe opportuno ripetere l'intervento, arrivando magari fino alla foce del torrente.

"Si solleciti immediatamente l'ESA": la richiesta dei Giovani Udc

In merito alla questione non si è fatta attendere la nota a firma del Giovani Udc del Collegio di Taormina, coordinati da Carmelo Cutrufello: “Non si capisce perché non sia stato già fatto un intervento di risagomatura del Torrente Savoca - sostiene Cutrufello - si parla tanto ma poi ci si perde in un bicchiere d’acqua. Per questi interventi non servono risorse per i comuni ma solo una telefonata all’Esa. Anziché lamentare la mancanza di fondi, le amministrazioni locali chiamino gli enti regionali preposti e pretendano gli interventi necessari. E’ chiaro che la situazione del torrente Savoca è drammatica e non più rinviabile. Allora perché non hanno ancora chiamato l’Esa per chiederle di intervenire a costo zero? In base alla convenzione firmata presso Palazzo dei Leoni alla presenza dei sindaci dei 108 comuni della Provincia Regionale di Messina, del presidente Nanni Ricevuto, dell’assessore regionale alle Risorse Agricole Dario Cartabellotta, dell’assessore alle Infrastrutture Antonino Bartolotta, dei vertici dell’Ente di Sviluppo Agricolo e del dirigente generale del Dipartimento di Protezione Civile regionale Pietro Lo Monaco, l’Esa può intervenire per le azioni di risagomatura dei torrenti a rischio esondazione e per gli interventi ricadenti nelle strade di penetrazione agricola. Secondo l’accordo di programma, gli assessorati coinvolti - continua Cutrufello - forniscono le risorse economiche per finanziare le spese correnti relative alle attività previste, mentre l’Esa mette a disposizione dei comuni interessati le proprie risorse umane e strumentali. Grazie a questo protocollo si può intervenire in tempi brevi ed a costo zero in favore di quelle amministrazioni locali che non dispongono della liquidità di cassa necessaria a completare gli interventi di messa in sicurezza del territorio ed in molti comuni è già stato fatto. Le criticità relative al torrente Savoca – conclude Cutrufello - erano state più volte sollevate dall'ex consigliere provinciale dell’Udc Matteo Francilia e proprio grazie al suo interessamento, come atto simbolico, la convenzione era stata firmata a Messina e non a Palermo". La stagione autunnale è alle porte: nell'attesa che chi di competenza si attivi non resta che sperare che non si verifichino eventi alluvionali che mettano a rischio l'incolumità dei cittadini.

Più informazioni: torrente savoca  


COMMENTI

Pippo Sturiale | il 31/08/2013 alle 17:00:59

Certo ricordarsi ora del rischio esondazione è da ... imprudenti ed imprevidenti. Non mi pare questo il compito della protezione civile, delle amministrazioni a tutti i livelli ... questo ci fa capire che siamo amministrati, a tutti i livelli, da -273,15 °C. E non ci voleva poi tanto a farlo visto che la terra di fiume sarebbe addirittura stata pagata come materiale da costruzione, o per ripascere le nostre spiaggie. Lo zero assoluto, un limite irraggiungibile per la fisica, viene raggiunto facilmente da funzionari, manager e politicanti.

Sandro Ballisto | il 01/09/2013 alle 10:18:58

Mi chiedo: è il torrente che esonda o è il cemento che è esondato nel torrente? Il discorso è appunto questo: si è costruito nel naturale percorso delle acque, i comuni hanno approvato, hanno fatto nascere nuovi quartieri. Il nostro territorio è pieno di questi casi, le cose sono due: o iniziamo a demolire oppure rassegnamoci alla roulette russa delle bombe d'acqua. Comunque secondo me quella del torrente Savoca, se pur grave, è una delle situazioni migliori, il peggio può avvenire altrove, per esempio Torrente Fontanelle-Portosalvo a S. Teresa (negli anni 50 già interessato da una esondazione), le vallate di Rina, Botte a Savoca. A Furci la zona di Grotte. A S. Alessio la zona della Madonna del Carmelo (alluvionata nei primi del 1900). Questi luoghi hanno simile conformazione dei luoghi di Scaletta e Giampilieri.

Lascia il tuo commento

Dichiaro di aver preso visione dell'informativa privacy ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003.