Giovedì 21 Novembre 2024
La minoranza lamenta di essere stata lasciata fuori dai controlli su qualità e servizio


S. Teresa, nasce la commissione mensa scolastica ma è subito scontro politico

di Andrea Rifatto | 21/10/2021 | ATTUALITÀ

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Acceso confronto tra i due schieramenti

Acceso scontro politico a Santa Teresa di Riva nell’ultima seduta del Consiglio comunale. A infiammare gli animi è stata l’istituzione della commissione mensa scolastica, voluta dall’Amministrazione “come indispensabile anello di collegamento con l’utenza per il miglioramento e il controllo della qualità del servizio, per segnalare eventuali disfunzioni, valutare e monitorare il gradimento dei pasti”. Il regolamento giunto in Aula, su proposta dell’assessore alla Pubblica Istruzione Annalisa Miano e della responsabile del servizio Pubblica Istruzione Rosa Chillemi, prevede che facciano parte dell’organismo il sindaco o un assessore delegato (in qualità di presidente), il responsabile comunale del servizio, i due dirigenti scolastici degli istituti cittadini, quattro rappresentanti dei genitori e un rappresentante della ditta. Composizione che non è stata gradita dai quattro consiglieri di minoranza, che hanno presentato un emendamento proponendo di inserire nella commissione anche un rappresentante dell’opposizione. “L’assessora, come una bella addormentata in giunta, oggi propone il regolamento - ha esordito dai banchi dell’opposizione Giuseppe Migliastro - dopo non aver mai risposto alla mia segnalazione del novembre dello scorso anno nella quale facevo presenti le lamentele dei genitori sulla scarsa qualità del cibo e del servizio e chiedevo controlli nelle scuole e nel centro cottura. Si è dimenticata di prevedere la minoranza o l'ha voluta estromettere - ha chiesto - ricordo che in passato anche i consiglieri di maggioranza mangiavano a mensa, avrei apprezzato maggiore dialogo prima di presentare il regolamento. Inoltre - ha aggiunto - non si capisce perchè specificare che i compiti della commissione sono svolti nell’ottica di collaborazione ‘evitando disservizi o inutili allarmismi’: i genitori devono far finta di niente se i figli riferiscono disagi?. E poi perchè il regolamento consente solo contestazioni per iscritto da inviare al presidente ai genitori che non fanno parte della commissione?”.

A replicare è stato il sindaco Danilo Lo Giudice: “I controlli sulla mensa sono stati fatti e continueranno ad esserci, senza preavviso - ha detto - la politica non deve entrarci e quindi non è giusto prevedere consiglieri nella commissione, non abbiamo risposto alla sua lettera perchè impegnati con l’emergenza Covid e le scuole erano chiuse, ma poteva presentare anche lei un regolamento con le sue proposte, ma evidentemente il suo intento è quello di creare polemica e farsi bocciare l’emendamento, altrimenti avrebbe inserito anche la maggioranza. Lo faccia presentare a qualcun altro - ha aggiunto Lo Giudice - e vedrà che finisce meglio”. Parole che hanno innescato la dura reazione di Migliastro, che ha ritenuto gravi le affermazioni del sindaco invitando la presidente del Consiglio ad essere super partes e intervenire. L'opposizione ha proposto alla maggioranza di inserire anche un proprio componente all'interno dell'organismo dicendosi pronta a modificare l'emendamento, ma il suggerimento è stato respinto al mittente perchè "non è corretto speculare sui bambini e sulla mensa non c’è nè maggioranza né minoranza” ha detto il capogruppo Dario Miano. L’emendamento è stato quindi cassato con i quattro voti favorevoli della minoranza e gli otto contrari della maggioranza, che ha poi dato l’ok all’intero regolamento sulla commissione mensa, mentre l’opposizione si è divisa con Migliastro e Antonio Scarcella contrari (“per assenza di trasparenza e chiusura dell’Amministrazione nei confronti di tutto il Consiglio, riteniamo giusto garantire la democrazia anche in questo regolamento con consiglieri di entrambi i gruppi” hanno detto i due) e Lucia Sansone e Carmelo Casablanca astenuti. Migliastro ha contestato inoltre come una commissione senza consiglieri non sia prevista dallo Statuto comunale, ma la maggioranza ha ritenuto che la composizione dell’organismo così come prevista dal regolamento garantisca la presenza di tutti i soggetti coinvolti con la massima trasparenza. La commissione mensa scolastica verrà nominata dal sindaco dopo che le dirigenti scolastiche comunicheranno i nomi dei propri rappresentanti e durerà in carica un anno.


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