S. Teresa, una Casa della comunità nel polo sanitario? Comune e Asp guardano al Pnrr
di Andrea Rifatto | 26/06/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 26/06/2021 | ATTUALITÀ
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L'incontro in municipio tra Comune e Asp
Non solo un polo socio-sanitario ma anche una Casa della comunità, struttura destinata a fornire molteplici servizi prevista in Italia dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), ossia il Recovery Plan approvato ad aprile, al cui interno sono contenuti diversi interventi in campo sanitario. Se n’è discusso a Santa Teresa di Riva nel corso di una riunione tra l’Amministrazione comunale e i vertici dell’Asp di Messina sullo stato di avanzamento dei lavori nell’edificio dell’ex pretura, dove grazie al finanziamento di 1 milione 242mila euro assegnato nel 2016 dal Governo nazionale a valere sul Bando Periferie urbane e 487mila 890 euro cofinanziati dal Comune sono in corso i lavori di realizzazione del polo socio-sanitario a servizio del comprensorio jonico. In municipio sono giunti il direttore generale dell’Asp Dino Alagna, il dirigente della Struttura complessa dell’Uoc del Distretto sanitario di Taormina Sebastiano D’Angelo e il personale del’Ufficio tecnico dell’Asp di Taormina, accolti dal sindaco Danilo Lo Giudice, dall’assessore ai Servizi sociali Annalisa Miano, dal direttore dei lavori ingegnere Massimo Abate, dal responsabile dell’Ufficio tecnico comunale geometra Francesco Pagano e dai dipendenti che seguono l’iter. Al confronto in municipio ha fatto seguito un sopralluogo in cantiere per verificare lo stato di avanzamento dei lavori, che dall’importo iniziale di 1 milione 072mila euro hanno subito un incremento fino a 1 milione 165mila e che dovrebbero concludersi a fine anno. “Il direttore generale ha confermato gli impegni assunti in precedenza con la previsione di ulteriori figure per migliorare tutti i servizi di Riabilitazione, Neuropsichiatra infantile, Consultorio familiare, Vaccinazioni, Pte e 118 - ha spiegato Lo Giudice - ma noi speriamo in qualcosa in più, visto che questo immobile si candida a poter essere una Casa della comunità, struttura pilota per partire con un progetto che potrebbe garantire continuità assistenziale h24 sette giorni su sette. La nostra visione in tempi non sospetti sta dando i suoi frutti - ha aggiunto il sindaco - e questo ci consentirà di poter migliorare i servizi offerti non solo ai nostri concittadini ma per tutto il comprensorio”. Il Recovery Plan prevede la realizzazione entro il 2026 di 1.288 Case della comunità, di cui 106 in Sicilia, e dunque una di queste potrebbe sorgere proprio a Santa Teresa. Si tratta di una struttura sanitaria promotrice di un modello di intervento multidisciplinare, dove il cittadino può trovare una risposta adeguata alle diverse esigenze sanitarie o socio-sanitarie: al fine di poter fornire tutti i servizi sanitari di base, il medico di medicina generale e il pediatra lavorano in équipe, in collaborazione con gli infermieri di famiglia (figura chiave introdotta dal Dl. 34/2020), gli specialisti ambulatoriali e gli altri professionisti sanitari quali logopedisti, fisioterapisti, dietologi, tecnici della riabilitazione e anche gli assistenti sociali. Dunque eventuali modifiche in corso d’opera del progetto potrebbero rivelarsi utili nella prospettiva di garantire gli standard strutturali e tecnologici richiesti per il nuovo tipo di struttura introdotta dal Pnrr.