S. Teresa, nell'alveo del torrente Portosalvo spunta improvvisamente una strada abusiva
di Andrea Rifatto | 03/06/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 03/06/2021 | ATTUALITÀ
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La strada realizzata nell'alveo torrentizio
Una vecchia e sconnessa pista, difficilmente utilizzabile da un veicolo, trasformata in una vera e propria strada percorribile adesso da qualsiasi mezzo. È ciò che è spuntato a Santa Teresa di Riva, all’interno del letto del torrente Portosalvo, che attraversa il quartiere Cantidati e sfocia poi in mare. Di recente nell’alveo del corso d’acqua, al confine con Savoca, qualcuno ha depositato della ghiaia e del materiale detritico di colore scuro, sembrerebbe del vecchio asfalto, per poi spianare il tutto (probabilmente con una ruspa) e consentire così di circolare agevolmente sulla sponda sinistra del torrente. La trazzera si trova ad una quota più alta dell’asta torrentizia e in caso di piena del Portosalvo potrebbe essere trascinata via, con pericoli per quanti dovessero trovarsi in quel momento a percorrerla. Chi sia l’autore di questo intervento attuato all’interno del demanio idrico fluviale rimane un mistero. La strada conduce a monte e si ricollega poi appena fuori dall’alveo con una via comunale asfaltata che porta a terreni agricoli, insediamenti produttivi e fino alla vecchia discarica. Qualcuno, forse per evitare di dover compiere un lungo giro con veicoli e mezzi pesanti dalla circonvallazione di Santa Teresa e da contrada Ligoria, ha pensato bene di accorciare il tragitto realizzando questo collegamento che dal torrente Portosalvo immette direttamente sulla Strada provinciale 19 che porta a Savoca e Casalvecchio Siculo. Nel tratto iniziale immancabile il cumulo di rifiuti, tra sacchetti e ingombranti, abbandonati dai soliti incivili. Transitare nei torrenti della zona jonica continua ad essere una consuetudine difficile da estirpare e anche i Comuni sono restii ad attivarsi in tal senso. Eppure esiste una nota del 24 settembre dello scorso anno, emanata dall’Autorità di bacino, con la quale è stato ribadito che non è ammissibile l’utilizzo degli alvei e delle aree golenali per la realizzazione di vie d’accesso o di guadi e che l’accesso alle proprietà deve avvenire in condizioni di sicurezza idraulica. Ai Comuni è stato quindi chiesto di provvedere allo spostamento di piste e strade in aree poste al di fuori del demanio fluviale, eliminando gli attraversamenti, ricordando che nei tratti di alveo in cui persistono situazioni di rischio per la pubblica incolumità compete al sindaco la vigilanza su tutto quanto possa interessare la sicurezza e l'ordine pubblico e l’adozione di provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità dei cittadini. Ma si continua a consentire che i torrenti siano usati come strade e discariche.