S. Teresa, nell'orto sociale vince l'inclusione grazie a "Sementi Indipendenti" - FOTO
di Andrea Rifatto | 03/12/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 03/12/2021 | ATTUALITÀ
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I partecipanti alle attività con esperti, responsabili e amministratori
Fieri di aver appreso un’arte e aver scoperto un nuovo mondo, attività che hanno regalato loro tante soddisfazioni e la gioia di aver compiuto dei passi in avanti. I giovani diversamente abili del progetto “Sementi Indipendenti”, finanziato dalla Chiesa Valdese all’associazione Penelope e partito nei mesi scorsi a Santa Teresa di Riva all’Help center “Felicia Impastato”, hanno concluso il loro percorso ma hanno sviluppato conoscenze, competenze e abilità che costituiscono un bagaglio preziosissimo, prendendo consapevolezza delle proprie capacità e della possibilità di abbattere anche quella piccola fragilità che sembrava insuperabile. Nell’orto sociale “Alter Farm” in via Santi Spadaro, concesso dal Comune alla Penelope negli anni scorsi, sono stati presentati i risultati del progetto, avviato nei mesi scorsi in partenariato con i Comuni di Santa Teresa e Casalvecchio e l'associazione Dispari Onlus presieduta da Natalina Polmo, con i laboratori di potatura e orto bonsai con due esperti, l’agronomo Massimo Di Bella e il bonsaista Ignazio Amenta, che hanno guidato i ragazzi ottenendo ottimi risultati. “Sono state esperienze di progettazione di fondamentale importanza per fare rete e avere spazi dove attivare contesti inclusivi - ha evidenziato Antonella Casablanca, responsabile dell’Help center - ma anche opportunità di socialità e speriamo pure di lavoro. Santa Teresa si conferma un fiore all’occhiello nel mondo dell’inclusione e partiremo presto con altri progetti”. Ai dodici giovani che hanno partecipato ai laboratori è stato consegnato un attestato e un esemplare bonsai e durante le attività nell’orto sono stati anche raccolti 190 kg di olive che hanno fruttato 26 litri di olio, imbottigliato con il marchio dell’associazione Penelope. Al progetto hanno collaborato anche l’Avis (presente il presidente Elia Mignali), il Lions Club (Massimo Caminiti) e il Comitato Jonico Beni Comuni con il prof. Pippo Sturiale. “Una bella esperienza, l’orto sociale ha coinvolto concretamente i partecipanti in un percorso di consapevolezza con la terra con impegno e sacrificio - ha commentato il sindaco Danilo Lo Giudice, presente con gli assessori Annalisa Miano e Gianmarco Lombardo e il consigliere comunale Santino Scarcella - un’esperienza che serve ai ragazzi e un progetto che nasce e va avanti, consentendo di immaginare anche percorsi nuovi”.