S. Teresa, niente bacheche e controlli e continuano indisturbate le affissioni selvagge
di Andrea | 12/12/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea | 12/12/2020 | ATTUALITÀ
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Manifesti affissi sulle abitazioni
È durato meno di sei mesi il periodo di “ferma” delle affissioni selvagge a Santa Teresa di Riva. Da qualche giorno, infatti, sono ricomparsi fuori dagli spazi consentiti locandine e manifesti, soprattutto funebri, spariti da giugno dopo l’intervento del Comune, che aveva installato dei cartelli con il divieto di affissione richiamando l’art. 663 del Codice penale e l’art. 3 del Regolamento comunale, avvisando i trasgressori che in caso di violazione sono previste sanzioni amministrative fino a 500 euro. Divieto che in alcune zone del paese viene adesso totalmente ignorato, visto che si è tornati ad affiggere su muri delle abitazioni private, pali della luce, pensiline bus, sportelli dei contatori dell’acqua e cabine elettriche. Un problema che si trascina da anni e che non ha mai trovato soluzioni, con i manifesti affissi ovunque senza alcun riguardo per il decoro urbano, anche da persone che arrivano da altri comuni e non pagano l’imposta sulla pubblicità, provocando quindi un mancato incasso per le casse municipali. Una deregulation su cui l’Amministrazione comunale fino non ha mai messo mano, tanto che in bilancio, alla voce imposta sulla pubblicità e diritto sulle pubbliche affissioni, sono previsti sempre i soliti mille euro (compreso quest’anno) senza alcuna variazione. Sei mesi fa qualcosa sembrava iniziare a muoversi, visto che erano state ripulite le superfici imbrattate dagli attacchini con manifesti pubblicitari, funebri e avvisi di ogni genere, ma non ha fatto seguito l’installazione di pannelli e bacheche, anche nelle stesse zone dove si affiggeva sui muri, per scoraggiare gli abusivi e rispondere alle esigenze del mercato, consentendo anche agli utenti di poter rimanere informati. Un anno e mezzo fa la questione è stata affrontata anche in Consiglio comunale, quando l’Amministrazione aveva promesso più controlli con l’installazione di nuovi spazi: in quell’occasione era stata invece bocciata la proposta avanzata dalla consigliera di minoranza Lucia Sansone volta a posizionare delle bacheche dedicate ai manifesti funebri davanti le chiese o in altre zone strategiche. E sono proprio questi manifesti quelli che continuano ad essere attaccati anche fuori dagli spazi regolari. Se si vuole estirpare davvero questo malcostume che va avanti da troppo tempo servono quindi nuovi spazi regolamentati.