S. Teresa, nuova proposta per l'ex caserma: un centro di aggregazione per minori
di Andrea Rifatto | 29/03/2018 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 29/03/2018 | ATTUALITÀ
1995 Lettori unici
L'ex caserma della Finanza
Un centro diurno, ludico ed educativo per l’aggregazione dei minori, riservato alla fascia d’età dai 4 ai 18 anni. È l’ultima soluzione individuata dall’Amministrazione comunale per l’ex caserma della Guardia di Finanza, chiusa dal 2009. La Giunta, approvando un atto di indirizzo del sindaco Danilo Lo Giudice, ha infatti deciso di partecipare a un Avviso del Po Fesr Sicilia 201-2020 che finanzia progetti per interventi di adeguatamento, rifunzionalizzazione e ristrutturazione di edifici pubblici da adibire a centri di aggregazione, centri ludici ed educativi diurni per popolazione di fascia d’età 4-18 anni. Il bando prevede la possibilità di dare vita a nidi per l’infanzia o asili nido, micro nido e servizi integrativi per l’infanzia, oltre che centri di aggregazione con particolare attenzione ai servizi offerti per la fascia 4-6 anni, e il Comune può ottenere un finanziamento fino a un massimo di 500mila euro. La Giunta (assente alla seduta l’assessore Gianmarco Lombardo) ha quindi approvato un atto di indirizzo per partecipare all’Avviso, dando mandato al direttore dell’Area Pianificazione e Gestione del Territorio di redigere il progetto per l’adeguamento, rifunzionalizzazione e ristrutturazione dell’ex caserma “Maresciallo Vincenzo Crimaldi” delle Fiamme gialle, sita in via Vittorio Emanuele Orlando, compresa la fornitura di attrezzature e arredi, mentre al direttore dell’Area Amministrativa-Affari Generali-Finanziaria è stato dato mandato di affidare un incarico ad un comprovato professionista di specifica esperienza in materia di progettazione europea. Sarà il sindaco, entro il 18 maggio, a inoltrare la domanda nei termini e nelle condizioni dettate dal bando e il progetto con i relativi allegati richiesti. Il Comune ha acquistato la struttura dal Demanio a dicembre 2015, al prezzo di 407mila euro, con la motivazione che vi era la necessità di realizzare un parcheggio di quartiere a Barracca nella previsione di una nuova strategia di mobilità urbana. Composta da tre edifici a una elevazione fuori terra, con area di pertinenza e due fabbricati destinati a ricovero automezzi e canile, per un’area complessiva di poco superiore ai mille metri quadrati, da anni è chiusa e sono state fatte diverse ipotesi sul suo utilizzo. Nel novembre 2015 il Consiglio comunale, approvando l’esercizio del diritto di prelazione all’acquisto, stabilì con una delibera di destinare l’area ad autoparco comunale, precisando come il Comune non avesse uno spazio che consentisse di salvaguardare al coperto i propri mezzi. Ma non se ne fece nulla. Recentemente una parte è stata concessa in uso alla Polizia metropolitana, che ne ha fatto richiesta all’Amministrazione.