S. Teresa, nuove aiuole e piante per abbellire il lungomare. Piovono critiche dal Pd
di Andrea Rifatto | 22/06/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 22/06/2021 | ATTUALITÀ
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Le nuove aiuole con gli oleandri
Sono iniziati i lavori di rifacimento delle aiuole e del verde pubblico sul lungomare di Santa Teresa di Riva. La ditta “Finocchio Santi”, incaricata dal Comune per una spesa di 42mila euro, sta procedendo con la rimozione delle piante ormai appassite di mirto crespo (che nel 2016 hanno rimpiazzato le tamerici con un risultato fallimentare) e dei cordoli semicircolari (non adatti alla sede stradale in quanto troppo deboli e facilmente frantumabili al primo urto delle auto) e la creazione di nuove aiuole quadrangolari con cordoli in cemento. L’impresa ne ha già realizzate 60 partendo dal quartiere Bucalo e sta procedendo adesso verso il Centro: all’interno verranno piantumati gli alberi di oleandro (cinque quelli posizionati finora) come i 25 esemplari presenti già dallo scorso anno come “test”, per cercare di ridare alla litoranea un aspetto uniforme. “Una riqualificazione con un tocco di colore importante che avevamo programmato già a partire dallo scorso anno e che oggi finalmente si concretizza - ha definito l’intervento il sindaco Danilo Lo Giudice - speriamo di completare tutto entro fine mese”. Parallelamente sono stati avviati i lavori per cercare di eliminare il maggior numero di insidie e trabocchetti esistenti sul marciapiede della litoranea, spesso causa di cadute e incidenti con conseguenze anche serie per i pedoni, parecchi dei quali hanno avviato in questi anni contenziosi con il Comune per chiedere il risarcimento dei danni subiti dopo essere finiti in ospedale. L’Ufficio tecnico ha datogli interventi alla ditta “Fratelli Finocchio Snc” di Casalvecchio Siculo, per una spesa complessiva di 12mila 212 euro, per procedere alla rimozione di mattonelle e lastre sconnesse o rialzate per la successiva posa a regola d’arte al livello della pavimentazione, alla sistemazione di tombini e pozzetti non più allineati e all’eliminazione di buche e avvallamenti. Critiche arrivano dal Circolo del Partito democratico, che ricorda lo spreco di risorse “per il quale già si e’ ampiamente dibattuto in Consiglio comunale” e si chiede “quale alta scienza agronoma abbia interpellato l’Amministrazione per piantumare delle piante assolutamente inadeguate alle condizioni climatiche del lungomare, che invece le pur vituperate tamerici erano riuscite a sostenere producendo ombra ed ossigeno”. Secondo il segretario Angelo Casablanca aiuole e piante “faranno la stessa fine di quelle precedenti, in quanto il lungomare, oltre ad essere una via molto trafficata, è adibita a parcheggi e quindi come sempre le auto la faranno da padrone. Parlare di riqualificazione con una semplice sostituzione di piante appare pura propaganda politica, con molta apparenza e poca sostanza - scrivono i Dem - noi riteniamo che sarebbe stato molto più utile destinare queste risorse alla sistemazione del marciapiede del lungomare, che in lunghi tratti è molto deteriorato e pericoloso per i pedoni, ed attenzionare altri marciapiedi in città, oggetto di incidenti e contenziosi”. Per il Pd di Santa Teresa, l’unica parte della litoranea dove lasciare le piante è quella dove esiste la pista ciclabile e dove nessuna aiuola è stata danneggiata dalle auto: “Una vera riqualificazione passa attraverso un progetto serio, innovativo e duraturo - conclude Casablanca - era meglio lasciare spazio ai parcheggi e destinare le risorse ai marciapiedi”.