Giovedì 26 Dicembre 2024
Il Comune ha ripulito alcune zone imbrattate dai manifesti e prova a regolare il settore


S. Teresa, nuovo intervento contro le affissioni selvagge. Si pensa alle bacheche funebri

di Andrea Rifatto | 26/05/2021 | ATTUALITÀ

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Il muro ripulito dagli operai comunali

Sembra muoversi qualcosa nel settore delle pubbliche affissioni e della pubblicità a Santa Teresa di Riva. Dopo la discussione in Consiglio comunale e il nostro articolo dei giorni scorsi in cui abbiamo evidenziato come il controllo del settore continui a sfuggire al Comune e i manifesti vengono affissi ovunque, senza alcun riguardo per il decoro urbano, gli operai dell’Ente hanno ripulito alcune zone del paese dove le abitazioni private erano totalmente imbrattate da manifesti e striscioni e sono stati installati dei cartelli con il divieto di affissione, richiamando larticolo 663 del Codice penale e larticolo 3 del Regolamento comunale, avvisando i trasgressori che in caso di violazione sono previste sanzioni amministrative fino a 500 euro. Divieti che finora sono stati rispettati ad intermittenza e violati soprattutto da quanti affiggono i manifesti funebri, che preferiscono evidentemente gli spazi abusivi ledendo il decoro urbano, oltre a provocare un mancato introito al Comune visto che la tassa sulle affissioni (adesso confluita nel nuovo canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria) non viene versata nonostante sia prevista unimposta ridotta del 50%. L’Amministrazione comunale avrebbe però già individuato la soluzione: l’idea è quella di installare sul territorio comunale delle bacheche riservate agli annunci mortuari, in modo da evitare che i manifesti finiscano su muri delle abitazioni private, pali della luce, pensiline dei bus, sportelli dei contatori dellacqua e cabine elettriche, avendo invece degli spazi esclusivi dove all’affissione corrisponde il pagamento di quanto dovuto all’Ente. Finora, infatti, nelle casse comunali arrivano entrare irrisorie per un paese di 10.000 abitanti, ossia intorno ai 1.000 euro l’anno, come emerso nellultima seduta dell’assemblea cittadina quando in occasione della discussione del bilancio di previsione la consigliera di minoranza Lucia Sansone ha evidenziato come anche per il 2021 sia stata prevista come introito la stessa cifra degli anni precedenti. Il sindaco Danilo Lo Giudice aveva ammesso che il Comune non è poi così bravo ad incassare la tassa e a fare le sanzioni del caso ma l’installazione di nuovi spazi regolamentati a dovere potrebbe risolvere almeno in parte le criticità, ponendo un freno alla deregulation.


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