S. Teresa, nuovo scontro sulle antenne per la telefonia: Vodafone presenta ricorso al Tar
di Andrea Rifatto | 24/04/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 24/04/2021 | ATTUALITÀ
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Le antenne nel quartiere Sacra Famiglia
C’è un nuovo contenzioso legato alle antenne per la telefonia mobile installate sul territorio di Santa Teresa di Riva. Vodafone Italia Spa ha infatti presentato un ricorso al Tar di Catania contro due note emanate dal Servizio Urbanistica-Condono dell’Area Pianificazione e Gestione del Territorio, con le quali è stata sospesa la Segnalazione certificata di inizio attività presentata dal colosso delle telecomunicazioni per effettuare una modifica sulla stazione radio base sul lungomare, finalizzata alla coubicazione e accorpamento con l’altro impianto esistente, quello di Telecom Italia Spa. L’obiettivo è quello di spostare le antenne su un’unica palina, con una leggera modifica degli apparecchiature delle direzioni di irradiazione, ma il Comune ha però deciso di sospendere la richiesta in quanto è ancora in attesa del report dell’Arpa sullo sforamento del valore massimo di emissioni riscontrato sul posto nei mesi scorsi e dunque vuole vederci chiaro prima di autorizzare nuove modifiche. Con il ricorso, presentato da Vodafone tramite la società procuratrice Lindam Srl contro il Comune e l’Assessorato regionale Territorio e Ambiente, si chiede l’annullamento delle due note dell’Ufficio tecnico del 15 gennaio e del 9 febbraio scorsi e anche della delibera del Consiglio comunale del 2016 con la quale è stato approvato il Regolamento per l’installazione e la modifica degli impianti fissi di telecomunicazioni per telefonia cellulare e radiotelevisivi e del decreto dell’Assessorato regionale che ha dato il via libera al Regolamento come integrazione alle norme di attuazione del Programma di Fabbricazione. Vodafone Italia Spa è difesa dagli avvocati Mario Libertini e Giovanni Figuera dello studio legale Libertini&Associati di Catania, mentre il Comune, dopo che la Giunta (presieduta dal vicesindaco Domenico Trimarchi, vista l’assenza del sindaco Danilo Lo Giudice) ha deciso di costituirsi in giudizio impegnando 5mila 836 euro, ha affidato l’incarico all’avvocato Carmelo Moschella. Proprio le antenne installate sul lungomare, all’ultimo piano dell’edificio all’angolo con via Agrumaria, nel quartiere Sacra Famiglia, sono state attenzionate nell’ultimo anno dal Comune, che tramite il team composto dall’esperto ambientale Pippo Sturiale, Mimmo Vasta dell’Ufficio tecnico e Santino Scarcella della Polizia municipale ha rilevato lo sforamento dei valori di legge, visto che sono state misurate emissioni elettromagnetiche superiori agli 8-9 Volt/metro, mentre il valore limite di legge è 6 Volt/metro. Il Comune ha quindi avviato la procedura di riduzione a conformità in contraddittorio con le società di telecomunicazioni e si attendono adesso i dati ufficiali dell’Arpa dopo l’elaborazione delle misurazioni effettuate sul posto. In caso di superamento è competenza della Regione procedere con la riduzione alla conformità, mente spetta al sindaco l’irrogazione della sanzione amministrativa pecuniaria prevista dalla Legge 36/2001.