S. Teresa omaggia Angelo Alito, una vita al servizio del suo paese
di Andrea Rifatto | 14/10/2018 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 14/10/2018 | ATTUALITÀ
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La cerimonia di intitolazione e nel riquadro Angelo Alito
Il maestro, il politico ma soprattutto l’uomo, sempre disponibile con i suoi concittadini e a servizio dell’intera comunità nell’ascoltare e comprendere le necessità, trovando in tutte le occasioni le parole giuste per la mediazione. È in estrema sintesi il profilo di Angelo Alito, tracciato ieri sera in occasione dell’intitolazione del Centro di aggregazione sociale della frazione Misserio di S. Teresa di Riva, a lui dedicato dall’Amministrazione comunale a fine 2016 su proposta dell'allora presidente del Consiglio, Santino Veri. In tanti hanno preso parte alla cerimonia nell’ex scuola elementare della frazione santateresina, preceduta da una celebrazione eucaristica nella chiesa di San Vito, officiata da padre Carmelo Mantarro: tra questi il sindaco Danilo Lo Giudice, assessori e consiglieri, i figli di Alito, Pietro, Iana e Carmelo, i nipoti, altri parenti e tanti che hanno voluto partecipare al ricordo del loro concittadino, che svolse la professione di insegnante dal 1947 al 1976 e lasciò il segno con l’impegno politico e sociale a S. Teresa, dove fu consigliere comunale della Democrazia Cristiana, assessore e delegato municipale di Misserio tra il 1962 e il 1985. Mandato svolto senza ambizioni personali e con una sola e unica aspirazione, non quella del potere ma del bene del suoi concittadini e della sua comunità. Sulla facciata dell'edificio è stata affissa una targa di intitolazione, scoperta dal sindaco e benedetta dal parroco. Presenti anche i Carabinieri, i Vigili urbani e l’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo. Oltre quarant’anni di impegno tra scuola, istituzioni e società ripercorsi da chi lo ha conosciuto sin da giovane, come l’ispettore Santi Ucchino di Misserio, che ha raccontato la vita di Angelo Alito ricordando il suo operato, tra storie, aneddoti e battaglie per la frazione, come gli scioperi e le occupazioni per battersi in favore della realizzazione della strada di collegamento con S. Teresa. Non è mancato un ricordo anche da parte del consigliere comunale Veri, che fu alunno di Alito e ne ha evidenziato ieri lo spessore morale e politico. “Una personalità da ricordare, ogni mattonella di Misserio porta il suo nome – ha detto il sindaco Lo Giudice – per oltre 20 anni ha profuso il suo impegno per la crescita della popolosa frazione impegnandosi sempre con amore e dedizione per la comunità. Tanta gente ha voluto partecipare a questa splendida cerimonia ricordando aneddoti ed esperienze vissute di tutta la sua attività che ancora oggi vive nel ricordo di tanti concittadini”. A ringraziare l’Amministrazione e i presenti per aver intitolato il Centro di aggregazione sociale al padre è intervenuto il figlio Carmelo. Lo storico locale Salvatore Coglitore, moderatore dell’incontro, ha ricordato come quest’anno cada il 90esimo anniversario dell’istituzione di Misserio come frazione di S. Teresa, auspicando l’organizzazione di un evento celebrativo. Durante la serata sono stati letti gli interventi in ricordo di Angelo Alito scritti dall’ex sindaco Carmelo Iaria e da Angelo Garufi, esponente santateresino della Democrazia Cristiana nei decenni scorsi, inseriti in un opuscolo su Alito realizzato dalla famiglia. L’impegno politico e sociale. In 23 anni di attività politica, da militante della Democrazia Cristiana, partito dove ha ricoperto anche incarichi nella segreteria cittadina, Angelo Alito è stato consigliere e più volte assessore a Igiene e Sanità, Lavori pubblici, Gestione dei cantieri di lavoro per Misserio e Anagrafe. Sin dal suo primo insediamento ha sempre portato avanti le problematiche dei “misserioti” e ha combattuto varie battaglie, sostenuto anche da altri consiglieri comunali, per numerose opere: la strada per S. Teresa; l'apertura della scuola media nella frazione; la sistemazione delle strade interne, allora in terra battuta; l'illuminazione; l'acquedotto; la strada per il cimitero; le strade di collegamento con i quartieri Chiesa Nuova e Acqua Mantarro. Non perse mai di vista anche le esigenze di Fautarì, dove molte opere portano la sua firma. Alito è stato responsabile per la sezione di Misserio del patronato Acli e poi Sias, ricoprendo anche la carica di componente del direttivo provinciale. La sua attività politico-amministrativa è ricordata anche nel secondo volume di “Storia di Santa Teresa di Riva” del professor Giuseppe Caminiti, sindaco dal 1962 al 1968, che lo ebbe assessore nella sua giunta e che scrive come “cominciò a penetrare nell’elettorato liberale facendo proseliti e raccogliendo grandi consensi poiché i suoi conterranei trovarono in lui un punto di riferimento, una persona a cui si poterono rivolgere per tutti i loro bisogni e Alito non venne mai meno alle loro attese”. Anche il parroco Nunziato Mantarro lo ricorda nelle sue pubblicazioni per le battaglie portate avanti e i traguardi raggiunti. Angelo Alito riposa nel cimitero di Missserio e sulla lapide, per suo volere, sono incise queste parole: “Nella mia vita terrena mi sono trovato un po’ male, per aver fatto molto bene, ma non rimpiango assolutamente il bene fatto anche se a volte a persone non meritevoli”.