S. Teresa, parte l'iter per ricostruire il muro e rendere agibile la scuola di Sparagonà
di Andrea Rifatto | 21/08/2019 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 21/08/2019 | ATTUALITÀ
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L'aula dove è stato abbattuto il muro
Ricostruire il muro abbattuto avventatamente e riaprire il livello superiore dell’edificio. È questo l’obiettivo dell’Amministrazione comunale per il plesso scolastico di Sparagonà, dove dal 7 gennaio è stato chiuso il primo piano dopo le verifiche di vulnerabilità sismica effettuate a fine 2018 che hanno emergere come almeno 20 anni fa sia stato demolito un muro portante per unire il refettorio con una classe e creare un locale più ampio per l’asilo. Abbattimento che ha indebolito la struttura e reso meno sicura la stabilità del solaio di copertura, che in caso di terremoto potrebbe subire cedimenti e crolli con rischi per i piccoli studenti. Sette mesi fa il Comune ha quindi deciso di sbarrare il piano superiore e spostare al piano sottostante la scuola dell’Infanzia e una classe della Primaria (in totale circa 30 alunni) utilizzando l’aula multimediale e la sala mensa, mentre un'altra classe con è stata trasferita nel plesso di Bucalo. Ai vertici della Direzione didattica e alle famiglie è stato spiegato in quei giorni come non sarebbe stato possibile ricostruire il muro dall’oggi al domani in quanto per la necessità di ottenere l’approvazione dei lavori da parte del Genio civile e che la soluzione sarebbe stata comunque quella di attuare un intervento nell’ambito dei lavori di adeguamento sismico dell’edificio, eseguibili solo dopo l’approvazione del progetto esecutivo. Eventualmente, aveva fatto presente il dirigente dell’Ufficio tecnico, una volta ottenuto l’ok al progetto si sarebbe potuto ricostruire in prima battuta il muro per ottenere un primo collaudo, in attesa del resto dei lavori. Adesso, invece, il Comune ha deciso di affidare l’incarico professionale per la progettazione esecutiva e la direzione lavori per un intervento di miglioramento sismico puntuale relativamente alla sola ricostruzione del muro portante. Ad occuparsene sarà l’ingegnere Nino Melato di Alì Terme, lo stesso professionista che ha effettuato le verifiche sismiche sulla struttura, per una spesa totale di 5mila 566 euro. Lo scopo è quindi quello di rendere nuovamente agibile il primo piano della scuola di Sparagonà così da consentire la normale ripresa delle attività, in attesa che venga affidato l’incarico per la progettazione dell’adeguamento sismico dell’intero edificio scolastico, per il quale il Comune ha ricevuto lo scorso anno un finanziamento da 51mila 448 dal Ministero dell’’Istruzione, somma alla quale ha aggiunto 2mila 946 euro di cofinanziamento comunale.