S. Teresa piange Giovanni Palella: i suoi abiti vestono le spose di tutto il mondo
di Andrea Rifatto | 15/12/2019 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 15/12/2019 | ATTUALITÀ
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Lo stilista Giovanni Palella
Dalla mamma Amelia aveva ereditato il talento creativo, mentre i fratelli Nino e Fabio hanno sviluppato le doti manageriali. Adesso toccherà a loro portare avanti il nome della maison di famiglia, celebre in tutto il mondo per la creazione di abiti da sposa. Santa Teresa di Riva perde un suo figlio illustre, lo stilista Giovanni Palella, eccellenza nel campo dell’alta moda, spentosi ieri all’età di 56 anni al culmine di una malattia. Se ne va a poco più di due anni di distanza da Amelia Casablanca, fondatrice della maison che porta il suo nome, che è riuscita a far conoscere la sua griffe in tutti i continenti e tra le più rinomate nella moda sposa, consolidata in decenni di impegno costante, nata dal genio creativo ed imprenditoriale di una piccola, grande donna partita da un paesino alla conquista del mondo. Giovanni Palella era una persona riservata e dedita al lavoro che tanto amava, protagonista del mondo dell’alta sartoria made in Italy. I funerali si terranno domani alle 15.30 nel santuario della Madonna del Carmelo. “Santa Teresa di Riva piange uno dei suoi figli migliori – ha detto il sindaco Danilo Lo Giudice - voglio ricordare il lato umano, la persona straordinaria che è stata Giovanni, umile sempre discreto, generoso e disponibile con tutti, amava la sua comunità all’inverosimile ed era orgoglioso di poter dire in tutto il mondo che la casa di moda “Amelia Casablanca” era siciliana, era messinese, era santateresina. Ci confrontavamo sulla crescita della comunità e mi diceva sempre di “cercare il meglio per la comunità”, di non avere timore di pensare in grande. Farò tesoro dei tuoi insegnamenti e sono certo che su in cielo ti starai già organizzando per preparare mamma Amelia e accompagnarla alla messa della domenica, come sempre facevi su questa terra. A presto Giovanni – ha concluso il sindaco – ti dico grazie per aver portato in giro per il mondo il nome della nostra comunità, con l’eccellenza della tua arte e con il tuo modo di essere”.