S. Teresa, prestigiosa nomina nella Fuci per don Alex: "Lavorerò con spirito di servizio"
di Andrea Rifatto | 26/04/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 26/04/2021 | ATTUALITÀ
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Padre Alessandro è alla Sacra Famiglia dal 2019
“È sicuramente una soddisfazione e vivrò questa nuova esperienza con spirito di servizio, non sono legato agli incarichi ma è un bel riconoscimento dopo parecchi anni in questa realtà, che mi permetterà di conoscerla meglio e allargare gli orizzonti”. Padre Alessandro De Gregorio, parroco della Sacra Famiglia di Santa Teresa di Riva e amministratore parrocchiale nelle frazioni Misserio e Fautarì, a San Carlo (Casalvecchio) e Artale (Furci), è adesso il nuovo Assistente ecclesiastico regionale della Federazione Universitaria Cattolica Italiana. La nomina è arrivata nel corso della seduta straordinaria della Conferenza episcopale siciliana e subentra dopo tre anni a don Giuseppe D’Anna di Caltanissetta. La Fuci ha riconosciuto come il ministero di De Gregorio, 34 anni, sia caratterizzato dall’empatia nei confronti dei giovani e dal sapersi porre in ascolto del mondo giovanile in un contesto sempre mutevole e ha dunque premiato queste sue peculiarità affidandogli l’incarico, con la certezza che lo svolgerà al meglio. “Il mio percorso in Fuci inizia sei anni fa - ci racconta padre Alex - quando dopo anni di silenzio la Federazione è stata riattivata da un gruppo di giovani romani: sono stato chiamato dall’arcivescovo come Assistente ecclesiastico del gruppo ‘Giorgio La Pira’ di Messina, che in questi anni è cresciuto e ha visto passare circa 30 ragazzi, e a piccoli passi ho iniziato un percorso, ottenendo belle soddisfazioni a livello regionale. Adesso la scelta è ricaduta su di me, la Cei ha voluto che fossi io a ricoprire l’incarico regionale e dopo l’accettazione dell’arcivescovo è arrivata questa nomina e sicuramente mi ha fatto piacere che tutti gli assistenti provinciali abbiano voluto che fossi io il nuovo Assistente ecclesiastico regionale”. Don Alessandro, che è anche direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale universitaria, ha già fissato il primo obiettivo: “Voglio ricompattare tutti i gruppi provinciali e iniziare a visitarli - ci annuncia - prima ci incontravamo ogni due mesi e una volta l’anno al Congresso nazionale, la pandemia lo ha impedito tutto ma bisogna ripartire. In questi mesi non siamo comunque rimasti fermi e abbiamo svolto attività a Messina con alcune conferenze online sulla pandemia, in collaborazione con l’Università divenuta partner della Fuci”.