S. Teresa, progetti doppione per svuotare il torrente Savoca: il Comune blocca un appalto
di Andrea Rifatto | 01/05/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 01/05/2021 | ATTUALITÀ
1106 Lettori unici
Il livello si è notevolmente innalzato
Due opere, entrambe importanti, ma previste nello stesso punto seppur con progetti e finanziamenti diversi. E così una delle due per il momento rimarrà in stand by. È quanto sta accadendo a Santa Teresa di Riva per la messa in sicurezza del torrente Savoca, prevista da ben tre interventi di svuotamento che però si sovrappongono tra loro rischiando di creare problemi tecnici e burocratici e un dispendio inutile di risorse. Il Comune ha deciso quindi di bloccarne uno e ha sospeso l’appalto, già concluso dal Commissario di governo regionale contro il dissesto idrogeologico, per affidare la progettazione dell'intervento di sistemazione idraulica finanziato nel 2016 dalla Regione con 2 milioni 850mila euro provenienti dal Patto per il Sud. Ad aggiudicarsi la progettazione definitiva ed esecutiva, l'esecuzione delle indagini geologiche e geotecniche, il coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione e la direzione lavori era stato il raggruppamento di professionisti “Artec Associati (mandataria 48%)-Hypro Srl (mandante 42%)-geologo Fabio Nicita (mandante 10%)” con sede a Taormina, per un totale di 64mila 515 euro con un ribasso del 59,23% sull'importo di 158mila 243 euro. L’intervento prevede lo svuotamento del torrente Savoca per una lunghezza di 1.160 metri dalla foce verso monte, per una profondità di 1,20 metri e il prelievo di 232.807 metri cubi di sabbia da distribuire poi sulla spiaggia, in modo da abbassare il livello dell’alveo e diminuire il rischio di esondazione, aumentando allo stesso l'apporto di materiale detritico sull’arenile. Ma adesso il responsabile unico del procedimento, il geometra Francesco Pagano dell’Ufficio tecnico comunale, ha revocato in autotutela la proposta di aggiudicazione annullando la gara in quanto “l’area oggetto dei servizi di ingegneria è interessata da ulteriori e sovrapponibili interventi di mitigazione del rischio idrogeologico già appaltati”, ossia l’appalto integrato da 5,5 milioni di euro per la protezione del litorale in erosione e l’intervento di messa in sicurezza per il ripristino degli argini e la rimozione del sovralluvionamento finanziato con 300mila euro dalla Protezione civile. Pagano ha rilevato che “l’intervento di svuotamento da 80.000 metri cubi per il ripascimento è in concreto “sovrapponibile ai servizi dell’intervento che si intende revocare, che risulterebbero una mera duplicazione di quelli già affidati e ciò costituirebbe una inutile quanto ingiustificata spesa pubblica”, annullando tutto “in ossequio ai principi di buona amministrazione e perseguimento dell’interesse pubblico”. Interesse che potrà essere raggiunto “solo spostando a monte del torrente la realizzazione dei medesimi interventi non avendo ragion d’essere duplicati alla foce”. Dunque il finanziamento non andrà perduto, ma come confermatoci dal sindaco Danilo Lo Giudice la gara verrà ripubblicata prevedendo lo svuotamento del torrente Savoca più a monte. Si valuterà adesso se sarà necessario modificare il progetto di partenza, redatto negli anni scorsi dall’ingegnere Davide Maimone di Giardini Naxos.