S. Teresa, prove di dialogo sulle antenne tra Comune e società: l'intesa è ancora lontana
di Andrea Rifatto | 13/10/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 13/10/2021 | ATTUALITÀ
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Le due antenne installate sul lungomare
Il Comune chiama ma i colossi delle telecomunicazioni non rispondono. O quasi. Si è presentata infatti solo l’azienda Wind-Tre lunedì in municipio all’incontro voluto dall’Amministrazione comunale per discutere della possibilità di spostare le stazioni radio base per la telefonia mobile a monte del paese, con l’obiettivo di tutelare maggiormente la salute dei cittadini riducendo l’inquinamento elettromagnetico in pieno centro abitato. Una soluzione che già da diverso tempo è stata presa in considerazione, valutando anche di mettere a disposizione delle apposite aree da prevedere nel Piano regolatore generale, così da lasciare a ridosso delle abitazioni solo antenne di debole potenza. L’Amministrazione, che nella materia si avvale della consulenza dell’esperto del sindaco in materia di inquinamento elettromagnetico e ambientale, il professor Pippo Sturiale, ha proposto a Wind-Tre, le cui stazioni radio si trovano già a monte, un aumento della potenza di quelle del centro abitato dicendosi disponibile a consentire l’installazione di antenne fino ai 10 watt per direzione (per un massimo di quattro) rispetto agli attuali 2,5 watt per direzione, per far sì che il regolamento comunale permetta loro, di fatto, anche di operare in paese, visto che con la nuova tecnologia 5G sono necessarie ulteriori stazioni radio base. La società di telecomunicazioni non si è però detta interessata alla proposta, visto che considerano gli apparecchi fino a 10 watt come delle microcelle da installare a bordo strada e non delle vere e proprie antenne, ritenendo comunque che l’unico limite da rispettare sia quello fissato dalla legge, ossia i 6 Volt/metro per le emissioni di onde elettromagnetiche. Il Comune punta comunque a far comprendere alle aziende che non vi è la volontà di imporre un divieto assoluto all’installazione delle stazioni radio nel centro cittadino ma che esistono varie possibilità per venire incontro agli interessi di tutte le parti, consentendo l’utilizzo delle nuove tecnologie ma tutelando allo stesso tempo la salute della cittadinanza, preoccupata per le possibili ricadute. Dunque ci saranno altre puntate e incontri/scontri tra il Comune e i colossi della telefonia e si dovrà valutare attentamente quale strategia adottare. Intanto a distanza di sei mesi, in municipio non è ancora giunta la relazione dell’Arpa sui controlli effettuati in prossimità delle stazioni radio base di Tim e Vodafone sul lungomare: il team comunale aveva infatti rilevato il superamento del limite dei 6 V/m, con valori anche superiori agli 8-9 V/m, ma spetta ai tecnici dell’agenzia ambientale, dopo l’elaborazione dei dati, confermare o meno lo sforamento dei limiti di legge. In caso di superamento, è competenza della Regione procedere con la riduzione alla conformità, mente spetta al sindaco l’irrogazione della sanzione amministrativa pecuniaria prevista dall’articolo 15 della Legge 36/2001.