Giovedì 26 Dicembre 2024
Da un anno si attende un ascensore a Torrevarata ma la pratica si è arenata


S. Teresa, quando le barriere burocratiche bloccano l'eliminazione di quelle fisiche

di Andrea Rifatto | 25/09/2020 | ATTUALITÀ

1118 Lettori unici | Commenti 1

Il punto dove è previsto l'ascensore

Se sulla Statale 114 hanno preso il via i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche, nel tratto tra i quartieri Sacra Famiglia e Portosalvo, con l’eliminazione degli scalini sui marciapiedi in tutti gli incroci per far sì che i diversamente abili, specialmente quelli in carrozzina, possano circolare senza impedimenti, a Santa Teresa c’è una barriera insormontabile per chi ha difficoltà a muoversi e si vede di conseguenza costretto a rinunciare e cambiare percorso. Parliamo del sottopasso ferroviario che collega la via Roma, nel quartiere Torrevarata, con la via Regina Margherita in pieno centro, tramite una scalinata impossibile da affrontare per i disabili. Una “macchia” che l’Amministrazione comunale lo scorso anno aveva deciso finalmente di cancellare installando un ascensore, sollecitata anche dalle associazioni che si occupano di disabilità, ma strada facendo si sono palesate altre barriere, questa volta di tipo burocratico, che finora hanno bloccato l’iter. La realizzazione dell’ascensore era stata voluta dagli stessi cittadini, che si sono espressi in tal senso per l’utilizzo dei fondi regionali del 2019 che per legge vanno spesi per interventi decisi con forme di democrazia partecipata, ossia coinvolgendo i residenti nella scelta sul loro impiego. La maggioranza dei partecipanti all’avviso pubblico aveva espresso la preferenza per la costruzione dell’elevatore, così da abbattere la barriere architettoniche per i diversamente abili e gli anziani, e la Giunta comunale aveva quindi stanziato 14mila 100 euro a valere sui trasferimenti regionali aggiungendo altri 6mila 700 euro dal capitolo di bilancio per gli interventi di manutenzione straordinaria del patrimonio pubblico. I lavori sono stati appaltati il 24 dicembre del 2019 alla ditta santateresina “Nc Ascensori di Nicola Cannavò”, per una spesa di 20mila 800 euro, ma quando tutto era pronto per il via sono sorti problemi con le Ferrovie dello Stato, che hanno fatto presente come il sottopasso risulti essere un canale di scolo in quanto come tale è classificato nelle vecchie mappe degli Anni ’20. Il Comune ha invece fatto notare come negli anni successivi sia stata realizzata la raccolta delle acque piovane e dunque quel passaggio non possa più essere considerato oggi uno scolo. Dunque si attende che la pratica si sblocchi (la prossima settimana ci sarà un incontro tra Amministrazione e Rfi), anche se sarebbe stato meglio accertarsi prima della fattibilità dell’intervento per poi poter iniziare subito i lavori una volta pronti i fondi. Sfortunato, almeno finora, sull’utilizzo dei fondi della democrazia partecipata 2019, il Comune ha intanto pubblicato l’avviso per quelli del 2020, che ammontano presuntivamente a 10mila 840 euro: il termine di presentazione delle istanze (utilizzando il modulo presente sul sito internet) è stato prorogato fino all’1 ottobre e i cittadini potranno scegliere di utilizzare le somme per diverse finalità come fornitura di servizi tecnologici per il coinvolgimento e l’informazione della cittadinanza (app); sistemazione aree a parcheggio zona Sparagonà; acquisto panchine artistiche per arredo urbano; arredi per implementazione aree giochi; possibile comunque presentare ulteriori proposte riguardanti varia aree tematiche: ambiente, ecologia e sanità; gestione del territorio; mobilità e facilitazione alla viabilità urbana; sviluppo socio-economico e turistico; spazi e aree verdi; politiche giovanili; attività sociali, scolastiche ed educative, culturali e sportive; innovazioni tecnologiche e nuovi strumenti di comunicazione. Sperando che questa volta la scelta di trasformi presto in realtà.


COMMENTI

Carmelo Cicala | il 25/09/2020 alle 10:32:55

Speriamo che i marciapiedi siano liberati dal materiale che i commercianti continuano a depositare

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