Giovedì 21 Novembre 2024
Provvedimenti del Comune dopo la richiesta di documenti sulla loro posizione


S. Teresa, revocata l'autorizzazione a cinque ambulanti "fantasma" del mercato

di Andrea Rifatto | 22/02/2020 | ATTUALITÀ

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Il mercato quindicinale di S. Teresa

L’essere in regola con l’iscrizione alla Camera di Commercio era uno dei requisiti fissati all’inizio dello scorso mese di ottobre, durante le accese discussioni sulla nuova dislocazione del mercato quindicinale in piazza Antonio Stracuzzi, per poter continuare ad esercitare l’attività di vendita. Al termine dei controlli, però, non tutti hanno dimostrato di possedere la visura camerale ordinaria dell’impresa, aggiornata agli ultimi tre mesi, e così sono scattati i provvedimenti di decadenza del posteggio e di revoca dell’autorizzazione per il commercio su aree pubbliche. Le ordinanze, firmate dal dirigente dell’Ufficio Tecnico Francesco Pagano al termine delle istruttorie curate dalla responsabile del procedimento, Androsiana Rinati dell’Ufficio Commercio, hanno colpito cinque venditori, due agricoltori e tre operanti nel settore non alimentare: in quattro casi non è stata presentata alcuna visura e in uno, invece, l’ambulante ha trasmesso una visura ordinaria dalla quale risulta che l’impresa è stata cancellata d’Ufficio nel 2010. Le prime richieste erano partite dal municipio il 28 ottobre e poi il 10 dicembre era stata concessa la proroga dei termini al 31 gennaio per la presentazione di quanto richiesto. Ai cinque operatori che non hanno dimostrato di essere in regola è stato quindi ordinato di sospendere ogni attività inerente il commercio su aree pubbliche nel mercato quindicinale santateresino e disposta la revoca dell’autorizzazione amministrativa. Le ordinanze sono state trasmesse agli interessati e al Comando della Polizia Municipale affinché siano eseguite. Già un anno fa il Comune, nell’ambito di un giro di vite per mettere ordine nel mercato quindicinale, aveva revocato 12 posteggi ad altrettanti titolari di posto fisso sia per il mancato versamento dei canoni per l’occupazione del suolo pubblico per anni compresi tra il 2012 e il 2018 che per l’assenza prolungata degli operatori.


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