S. Teresa, rinviato il verdetto del Tar sulla "Felice Muscolino": i lavori vanno avanti
di Andrea Rifatto | 16/01/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 16/01/2021 | ATTUALITÀ
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Il cantiere alla "Felice Muscolino"
È stato scongiurato il rischio di sospensione dei lavori di ristrutturazione e adeguamento sismico della scuola “Felice Muscolino” di Santa Teresa di Riva, dopo il ricorso presentato dal Tar di Catania da un’impresa che ha partecipato alla gara d’appalto, la “Sorbello Alfio” di Milo (Catania). Durante la camera di consiglio davanti la Prima sezione presieduta da Pancrazio Maria Savasta, il legale della ditta ricorrente, l’avvocato Pietro De Luca, ha infatti rinunciato alla richiesta di sospensiva del verbale di gara approvato dall’Urega il 22 giugno e delle successive determine dirigenziali emanate dal Comune per l’aggiudicazione definitiva degli interventi nell’edificio scolastico del Centro, affidati per 1,7 milioni di euro alla ditta “Impresalv Srl” di Favara, chiedendo di poter replicare. Il Tar ha quindi fissato l’udienza pubblica per il 25 febbraio e in quella sede arriverà la sentenza definitiva, cosicché la vicenda si possa chiudere in tempi celeri. Il Comune di Santa Teresa è difeso dall’avvocato Renzo Briguglio, che ha sollevato diverse eccezioni nei confronti delle tesi sostenute dall’impresa catanese, prima tra tutte l’irricevibilità del ricorso per la tardività con cui è stato presentato, considerato che i lavori sono stati aggiudicati in via definitiva dal Comune il 12 agosto e poi consegnati il 26 novembre, e ha chiesto la definizione del contenzioso con sentenza breve. I giudici hanno deciso invece di rinviare la discussione del ricorso nel merito ma comunque a distanza ravvicinata, entro la fine del prossimo mese. Secondo la ditta “Sorbello Alfio”, l’Urega di Messina ha commesso degli errori nelle procedure di gara, in particolare nel calcolo della soglia di aggiudicazione che ha portato la commissione a procedere con l’esclusione delle offerte che presentavano una percentuale di ribasso superiore a tale soglia e individuare il concorrente la cui offerta eguagliasse o più si avvicinasse per difetto alla cifra individuata, ossia la ditta “Impresalv Srl” con il 18,059%, mentre la ricorrente aveva proposto un ribasso del 19,091%. Da qui la richiesta di annullare tutti gli atti di gara e l’aggiudicazione, previa sospensione degli stessi, per poi affidare l’appalto all’impresa esclusa, con il risarcimento dei danni. I lavori alla “Felice Muscolino”, iniziati da alcune settimane, possono invece proseguire e si stanno concentrando sulle opere di demolizione.