Giovedì 21 Novembre 2024
La strada pedonale di Misserio, recuperata con un finanziamento, è trascurata da tempo


S. Teresa, sentiero turistico dimenticato tra abbandono, incuria e cortili privati - FOTO

di Andrea Rifatto | 02/06/2022 | ATTUALITÀ

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Erbacce, incuria e cortili privati

Da diversi anni è presente nella brochure turistica redatta dal Comune, come sito in grado di offrire agli amanti della natura e del trekking la possibilità di percorrerlo per vivere l’atmosfera rurale della frazione. Ma la realtà dei luoghi è ben diversa da quella descritta. A Santa Teresa di Riva è infatti lasciata in uno stato di incuria la strada pedonale comunale  nella frazione Misserio che collega piazza San Vito con il lavatoio del quartiere Acqua Mantarro. Un antico percorso, recuperato in seguito a un finanziamento ottenuto dall’Amministrazione comunale nel 2011, che non è stato mai adeguatamente valorizzato e promosso sin dal termine dei lavori che hanno reso percorribile il sentiero, grazie ai fondi concessi dall’Assessorato regionale delle Risorse agricole e alimentari, nell’ambito di un più ampio progetto di valorizzazione della frazioni Misserio e Fautarì. Dalla Regione giunsero 580mila euro per una serie di opere, tra cui il recupero del lavatoio Acqua Mantarro e dell’antico sentiero pedonale e gli interventi, costati 410mila euro per lavori e 111mila euro per somme a disposizione, sono stati ultimati nel 2013 e hanno consentito di riqualificare la strada pedonale con la realizzazione della pavimentazione in pietra, l’installazione di lampioni per l’illuminazione alimentati con pannelli fotovoltaici e la delimitazione del tracciato con una staccionata in legno. Lavori che hanno riconsegnato alla fruibilità un percorso che i residenti di Misserio utilizzavano in passato, ma che poco dopo è stato perfino chiuso da privati con l’installazione di due cancelli in ferro, poi rimossi dal Comune, che ne delimitavano un tratto in corrispondenza di una abitazione. 

Oggi la segnaletica che indica gli accessi al sentiero è totalmente sbiadita e illeggibile, mancano gli interventi di manutenzione per ripulire tutto il tracciato da erbacce, arbusti e alberi che lo hanno invaso in più punti e la staccionata in legno è in cattivo stato di conservazione e in un tratto del tutto assente da anni, dopo essere crollata, con pericoli per chi si trova a percorrere il sentiero. L’ingresso lato valle, provenendo da piazza San Vito, è sbarrato da un palo di legno subito dopo la scalinata e il tratto in corrispondenza dell’abitazione è occupato con tavoli, sedie, attrezzi e altri oggetti, in quello che di fatto è il cortile di un'abitazione, mentre sul lato opposto è presente un cancello in legno e un cartello che riporta la dicitura proprietà privata. Possibile che dopo dieci anni vi siano ancora dubbi sull’effettiva titolarità di quel tratto di strada, ristrutturata con fondi pubblici? Il Comune ha mai contestato l’occupazione del tracciato? Sulla strada pedonale non mancano altre anomalie: ad uno dei lampioni dell’illuminazione è stato infatti collegato un cavo elettrico volante lasciato penzolante sul palo, evidentemente da qualcuno che “preleva” la corrente quando necessario. Un percorso naturalistico che dovrebbe costituire il punto di partenza per la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio della frazione, consentendo lo sviluppo di un turismo che vada oltre quello balneare, ma che continua ad essere dimenticato.



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