S. Teresa, si riparte da zero per le aree di rimessaggio: revocato l'incarico del 2019
di Andrea Rifatto | 10/11/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 10/11/2022 | ATTUALITÀ
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Nel Pudm ne sono previste due
Come il gioco dell’oca, a Santa Teresa di Riva si torna indietro alla casella di partenza per la progettazione di nuove infrastrutture portuali. L’Ufficio tecnico comunale ha infatti revocato la determina firmata nel dicembre 2019 con la quale si affidava l’incarico all’architetto Massimo Potenzone, con studio a Messina, per supportare il Comune nella redazione di un progetto di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione di due aree per il rimessaggio barche alle due estremità del paese, sia per natanti di grandi dimensioni che per imbarcazioni più piccole e acquascooter. Dopo quel provvedimento non è stato adottato alcun atto amministrativo successivo, non è stato firmato il contratto con il professionista e ovviamente non sono state spese le somme stanziate per il compenso, pari a 9mila 642 euro, e dunque per motivi di opportunità amministrativa è stata revocata la determinazione dirigenziale e conseguentemente disimpegnate le risorse. In questi tre anni, dunque, non è stato prodotto alcun elaborato progettuale per consentire la partecipazione ad eventuali bandi pubblici regionali, nazionali o europei, ma l’Amministrazione non ha abbandonato i propositi manifestati già allora e l’idea non verrà messa da parte. Nel Piano di utilizzo del Demanio marittimo, infatti, sono previste due aree di rimessaggio, a Barracca e Bucalo, in corrispondenza delle foci dei torrenti, con corridoi di lancio per il varo e l’alaggio delle imbarcazioni, comprese quelle con motori fuoribordo ed entrobordo, per evitare che ci siano pericolose interferenze con i bagnanti. Opere la cui realizzazione “ha una importante valenza comprensoriale per il superamento del gap infrastrutturale dei territori comunali della valle d’Agrò – è stato evidenziato nel provvedimento del 2019 oggi revocato – e l’obiettivo strategico è finalizzato a promuovere la crescita e lo sviluppo del sistema portuale della riviera jonica, in maniera coerente sia con gli strumenti di indirizzo sovraordinati che con la pianificazione territoriale, allo stesso tempo rispettoso delle peculiarità storiche, ambientali e culturali della città”. Avere un progetto è dunque fondamentale per sfruttare le prossime opportunità di finanziamento.