S. Teresa, slitta al 2022 il completamento e l'apertura del nuovo polo socio-sanitario
di Andrea Rifatto | 18/11/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 18/11/2021 | ATTUALITÀ
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L'edificio in corso di ristrutturazione
Slitta al 2022 il completamento e l’apertura del polo socio-sanitario di Santa Teresa di Riva, struttura comprensoriale che sorgerà sul lungomare nel quartiere Bucalo nell’edificio dell’ex pretura. Il Comune ha infatti concesso un’ulteriore proroga di tre mesi all’associazione temporanea di imprese “Cems Costruzioni–Cav. Granata Group” di Belpasso, che ha aperto il cantiere nel luglio del 2020 per ristrutturare l’edificio grazie ad un progetto da 1 milione 730mila euro, finanziato per 1 milione 242mila euro dal Governo nazionale con i fondi del Bando Periferie Urbane e per 487mila 890 euro con un mutuo di Cassa Depositi e Prestiti contratto dall’Amministrazione comunale. Le imprese esecutrici hanno chiesto un altro slittamento del termine di fine lavori a causa di rallentamenti nei tempi di fornitura dei materiali di finitura, dovuti a problemi di approvvigionamento degli stessi a causa del fermo produzione per il Covid-19, oltre ai tempi più lunghi necessari in seguito alle modifiche richieste dall’Amministrazione. Il direttore dei lavori, l’ingegnere Massimo Abate, ha confermato che la richiesta di proroga è pervenuta entro i termini previsti dal capitolato speciale d’appalto e che le motivazioni addotte dalle imprese sono fondate: dunque il responsabile del procedimento, il geometra Francesco Pagano dell’Ufficio tecnico comunale, ha stabilito che la conclusione dei lavori stessi dovrà avvenire entro il 7 febbraio del prossimo anno. Lo stesso Abate, tra l’altro, nei giorni scorsi è stato nominato anche coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, per una spesa complessiva di 7mila 945 euro, dopo la rinuncia dell’architetto Gianluca Santoro, incaricato lo scorso gennaio, che ha rinunciato per la sopraggiunta condizione di incompatibilità visto che adesso è stato assunto dal Comune. Dall’avvio del cantiere del polo socio-sanitario sono state approvate finora tre varianti e l’importo finale dei lavori è salito a 1 milione 165mila 119 euro, oltre 263mila 917 euro per somme a disposizione e 300mila 963 euro per economie: l’ultima modifica al progetto è stata apportata per migliorare la fruibilità dell’opera e per venire incontro alle esigenze manifestate dagli enti che utilizzeranno la struttura, in particolare l’Asp e l’Avis, oltre alcune lievi variazioni rispetto agli interventi previsti nel progetto principale. Le maestranze hanno già completato il risanamento strutturale, la nuova distribuzione degli spazi interni, il rifacimento di tutti i servizi, la sostituzione degli infissi, il rifacimento quasi totale dei prospetti, la costruzione di una tettoia laterale a servizio dell’ambulanza 118 e devono ancora ultimare la facciata principale lato mare e altre lavorazioni interne ed esterne. Nonostante tre varianti, però, non è stato evidentemente previsto un impianto centralizzato di raffrescamento/riscaldamento, visto che sono stati installati dei climatizzatori singoli nei vari ambienti con quindici macchine esterne che deturpano i prospetti. Sui due piani della struttura, per un totale di 1.373,50 metri quadrati e collegati da scala e ascensore, avranno sede i Servizi riabilitativi, la Neuropsichiatria infantile, il Servizio vaccinazioni, il Consultorio familiare, il Pte-118, la Croce Rossa e la “casa del donatore” dell’Avis per la raccolta sangue, oltre uffici e servizi.