Articoli correlati
S. Teresa, sopralluogo nei terreni occupati e l'orto sparisce prima dell'arrivo del Comune
di Andrea Rifatto | 10/09/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 10/09/2020 | ATTUALITÀ
6994 Lettori unici
Un lotto alla "Glauco": prima l'orto, adesso solo piante
Sarà il Comune di Santa Teresa a stabilire se vi siano irregolarità nella gestione delle aree comunali destinate a verde pubblico all’interno delle cooperative “Massarenti” e “Glauco”, come sembra sempre più evidente da quando è esploso il caso in seguito al tentativo del Comune di vendere i lotti di terreno agli stessi residenti delle abitazioni adiacenti, che avevano manifestato la volontà di acquistarli, bocciato dal Consiglio comunale. Adesso gli Uffici comunali, che avevano messo nero su bianco come tutte quelle aree "risultano incolte e durante il periodo estivo creano uno stato di pericolo per incendi e per la presenza di animali”, hanno infatti deciso di approfondire la vicenda, sulla qualche ha chiesto chiarimenti anche la Regione, ed è stato previsto per questa settimana un sopralluogo dei funzionari dell’Ufficio tecnico per verificare lo stato dei luoghi, come annunciato dal dirigente Francesco Pagano nella risposta all’interrogazione ai due consiglieri di minoranza che hanno sollevato il caso, Antonio Scarcella e Giuseppe Migliastro, per accertarsi se le aree siano state adottate dai privati secondo il regolamento del 2016 e se gli stessi abbiano rispettato quanto previsto dal documento. Prima dell’arrivo dei tecnici comunali, però, qualche residente si è attivato in tutta fretta per modificare lo stato dei luoghi e ridare una parvenza di regolarità all’area avuta in gestione dal Comune negli anni scorsi: è il caso di un particella di terreno nel complesso “Glauco” a Casalotto, occupata fino a qualche giorno fa da un privato con un orto personale, nonostante il regolamento preveda la destinazione a verde pubblico e la fruizione collettiva. Il cittadino, resosi evidentemente conto di aver mantenuto finora quel piccolo lotto in modo non consono alle regole, cioè con piante e fiori, si è attivato prima che il Comune gli contestasse l’irregolarità, estirpando gli ortaggi e mettendo a dimora alcune piante, presenti già domenica scorsa, per sanare la propria posizione, non senza qualche malumore ritenendo di essere stato preso di mira da altre persone e facendoci presente di avere in gestione altre aree nei lotti situati a monte delle abitazioni che ha lasciato in stato di abbandono. In altri casi invece, sia alla “Glauco” che alla “Massarenti” a Ligoria, le occupazioni irregolari continuano. Secondo lo schema di convenzione tra Comune e privati, nel corso dei cinque anni di durata dell’accordo l’Ente deve eseguire almeno tre sopralluoghi per verificare lo stato dell’area a verde e la gestione può essere risolta di diritto quando la stessa non venga mantenuta secondo gli accordi e comunque in buono stato o quando venga inibito o ostacolato in qualsiasi modo l’uso pubblico. Qualora il Comune riscontri casi di negligenza o gestione non conforme, sarà inoltrata una contestazione all’assegnatario, richiedendo opportune giustificazioni che dovranno essere rese entro 7 giorni. L’eventuale risoluzione avverrà con atto del responsabile di settore previo accertamento e contestazione al privato, seguita dalla decadenza dell’assegnazione tramite atto dell’Amministrazione comunale. Qualora venga abusivamente alterato lo stato dei luoghi, l’accordo si intenderà decaduto e il Comune provvederà ad eseguire le opere necessarie al ripristino, addebitandone il costo alla parte. Si attendono dunque gli esiti del sopralluogo.