Giovedì 21 Novembre 2024
La mareggiata riporta a galla le strutture mai demolite. Problemi alla condotta


S. Teresa, sulla spiaggia riemergono le fosse settiche. Fogna in mare per due giorni -FOTO

di Andrea Rifatto | 09/12/2020 | ATTUALITÀ

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La vecchia fossa settica e la fogna dal lungomare

Erano almeno dieci anni che il litorale di Santa Teresa di Riva non veniva sferzato da una mareggiata di una tale potenza divoratrice, al punto che domenica le onde hanno risucchiato un’elevata quantità di sabbia facendo abbassare la quota dell’arenile di almeno un metro. Già lunedì, fortunatamente, buona parte del materiale detritico è tornato al suo posto riportato dai flutti e si è ristabilito il livello della spiaggia dei giorni scorsi, anche se la linea di costa si è spostata probabilmente più in alto. L’azione erosiva del mare si è palesata in particolare in corrispondenza delle rampe di accesso all’arenile, dove i marosi hanno scavato fin sotto le fondamenta senza però provocare particolari danni, a parte un muro abbattuto nel quartiere Portosalvo, mentre nella piazzetta di via Del Gambero, la zona più soggetta all’erosione costiera, si è registrato il cedimento del terrapieno che sorregge la struttura, a causa delle onde che si sono infrante per ore sul muro di contenimento, e si è aperta una profonda voragine all’interno di una aiuola. L’abbassamento della quota ha fatto riemergere per intero soprattutto anche le vecchie fosse settiche in cemento, attorniate da massi di pietra, utilizzate fino a qualche decennio fa per la raccolta dei reflui fognari provenienti dalle abitazioni: alcune sono state letteralmente demolite dalle onde, prima di essere quasi interamente ricoperte dalla sabbia. Nonostante siano passati molti anni da quando sono state disattivate, in seguito alla realizzazione della rete fognaria sul lungomare, il Comune non ha infatti mai provveduto a rimuoverle completamente, neanche in occasione dell’appalto affidato appositamente nel 2000, quando probabilmente si intervenne con la demolizione superficiale delle circa venti strutture dislocate sui 4 chilometri di litorale santateresino. In corrispondenza di una di esse nella zona di via Del Gambero, dal vecchio scarico che sfocia dal lungomare, da domenica fino a ieri pomeriggio sono stati sversati in spiaggia i reflui fognari, probabilmente per un intasamento della condotta del lungomare o un guasto alle stazioni di sollevamento, visto che non si sono registrate piogge nei due giorni. Ieri pomeriggio la fuoriuscita è cessata ed è intervenuto il Comune per ispezionare la condotta e la stazione di pompaggio dei reflui della zona. La presenza delle fosse settiche sulla spiaggia di Santa Teresa non costituisce di certo uno spettacolo edificante e nonostante negli ultimi anni le amministrazioni comunali abbiano deciso di puntare fortemente verso lo sviluppo turistico a partire proprio dall’arenile, giudicato il “gioiellino” del paese, ottenendo il riconoscimento “Bandiera blu” per la qualità ambientale dell’arenile, nessuno ha mai pensato di occuparsi dei vecchi manufatti in cemento che riaffiorano ancora oggi, come se fossero reperti archeologici.



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