S. Teresa, tensioni tra sindacato e Onofaro: avviata la procedura di raffreddamento
di Andrea Rifatto | 19/06/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 19/06/2021 | ATTUALITÀ
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La raccolta prosegue regolarmente
Restano ancora tesi i rapporti tra i lavoratori dell’Aro rifiuti di Santa Teresa di Riva e la ditta “Onofaro Antonino” di Naso, che svolge i servizi ambientali in paese. Dopo la mancata firma del nuovo contratto di assunzione in seguito alla chiusura della “Ecologia Scarl”, il sindacato Unilavoratori che li assiste ha avviato la procedura di raffreddamento riscontrando gravi criticità nel documento proposto ai 12 operatori, in particolare l’erronea qualificazione del rapporto di lavoro, e con una lettera a firma del segretario provinciale Giovanni De Caudo e dell’aggiunto Gianfranco D’Aquino, ha lamentato anche il silenzio sulla vicenda da parte della Srr Messina Area Metropolitana e del Comune, chiedendo un incontro urgente all’Ispettorato del Lavoro. Richiesta che è stata riscontrata dalla “Onofaro”, che ha scritto al sindacato e per conoscenza a Comune, Srr, Ispettorato, Prefettura e Commissione di garanzia, sottolineando subito come “la procedura invocata sia sproporzionata ed abnorme rispetto alla questione, non risultando nessuna tensione tra le parti”. L’impresa fa presente come i lavoratori ex Ato Me4 siano regolarmente assunti in capo alla Onofaro, rispetto alla cedente Srr, già dal marzo 2017, senza nessuna soluzione di continuità rispetto alla sua consortile cessata il 31 dicembre scorso: “Tutto ciò - scrive Onofaro - è stato regolarmente comunicato ai lavoratori a dicembre 2020, direttamente e/o per il tramite delle organizzazioni sindacali (prima Cgil, ora Unilavoratori), nonché al Comune e alla Srr, che in proposito ha rilasciato specifico nulla osta, dai voi conosciuto. In più occasioni (in ultimo il 27 maggio e 4 giugno) abbiamo presentato alla firma formale contratto, preliminarmente condiviso anche con il sindacato e contenente tutte le clausole di salvaguardia del personale - ricorda Onofaro - ma in occasione degli incontri i lavoratori non hanno proceduto alla firma, adducendo l’assenza della Srr. Tale motivo, trattandosi di mero formalismo rispetto alle garanzie di salvaguardia occupazionale sottoscritte nel 2017 e tuttora in essere, non può rappresentare un motivo di tensione rispetto all’esecuzione dei servizi pubblici essenziali, che, pertanto fin da ora devono ritenersi garantiti a prescindere dalla proclamata procedura di raffreddamento e di conciliazione, di cui attendiamo la revoca per abnormità rispetto all’oggetto della questione”. Adesso la ditta di Naso ha convocato i lavoratori per il 23 giugno, alle ore 15, al Palazzo della Cultura di Santa Teresa per la risoluzione della questione e per procedere alla firma del contratto, invitando anche Comune ed Srr ad essere presenti, come richiesto dal sindacato.