S. Teresa, tutto fermo per il torrente Portosalvo: "Rischiamo di perdere il finanziamento"
di Andrea Rifatto | 07/02/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 07/02/2023 | ATTUALITÀ
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La messa in sicurezza è ormai urgente
Se i programmi fossero stati rispettati i lavori sarebbero dovuti essere già conclusi, ma non sono neanche iniziati e si rischia perfino di perdere il finanziamento. Ritardi e rimpalli burocratici continuano infatti a bloccare l’avvio delle opere di messa in sicurezza del torrente Portosalvo a Santa Teresa di Riva, finanziate nel 2019 dalla Regione con 1 milione 345mila 600 euro con la misura 5.1.1.A del Po Fesr 2014/2020. L’iter è fermo all’Assessorato regionale Territorio e Ambiente, in quanto manca ancora il parere finale della Commissione Tecnica-Specialistica per le autorizzazioni ambientali sulla verifica di ottemperanza alle prescrizioni contenute nel provvedimento di un anno fa per la verifica di assoggettabilità alla Valutazione di impatto ambientale, procedura poi non ritenuta necessaria. Nei giorni scorsi il sindaco Danilo Lo Giudice e il direttore dell’Ufficio tecnico comunale Francesco Pagano hanno inviato una nota al Servizio 1 Autorizzazioni e Valutazioni ambientali dell’Assessorato, evidenziando che sono trascorsi oltre due mesi dalla trasmissione del documento richiesto (il parere della Soprintendenza inviato il 16 novembre, ndc) e che la presenza del documento stesso verifica la condizione di ottemperanza, non essendo necessarie ulteriori valutazioni nel merito”, ricordando che i termini perentori per le valutazioni ambientali sono scaduti e che il dirigente apicale ha potere sostitutivo in caso di inerzia, sollecitando “il completamento dell’iter istruttorio da parte della Commissione Tecnica-Specialistica per l’emissione del parere di competenza onde non incorrere nella perdita del finanziamento con danno erariale”. Due giorni dopo il dirigente del Servizio 1, Antonio Patella, ha scritto al nuovo presidente della Cts, Giuseppe Trombino, invitandolo ad esprimere, con estrema urgenza, il parere di competenza. Intanto la giunta comunale è andata avanti per la propria strada e ha approvato il progetto esecutivo dell’opera, per l’importo di 1 milione 345mila 600 euro di cui 892mila 130 euro per lavori e 453mila 469 euro per somme a disposizione, e ha stabilito di dare corso all’inizio dei lavori, evidenziando che “l’intervento riveste carattere di urgenza in quanto si tratta di lavori volti alla mitigazione del rischio idrogeologico di un torrente” e che “il Comune deve rispettare i termini di rendicontazione dei fondi europei e il mancato rispetto comporta il procedimento di revoca del finanziamento”. Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori sono stati appaltati già un anno fa per l’importo finale di 639mila 021 euro all’impresa “Soter Srl” di Maletto, che per la progettazione ha fatto affidamento alla “PH3 Engineering Srl” di Messina. Per concludere la pratica mancano tra l’altro anche i pareri dell’Arpa per tre condizioni ambientali (terre-rocce da scavo, aria-rumore-acque superficiali e sotterranee-suolo, mezzi di cantiere e inquinanti), ma già il 2 novembre il dirigente regionale Patella ha rimesso alla Cts l’attività di verifica con espressione del parere anche per queste condizioni.