S. Teresa, uno stadio per due: riaffidata la gestione tra discutibili conferme e "ritorni"
di Andrea Rifatto | 08/08/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 08/08/2022 | ATTUALITÀ
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Lo stadio comunale aperto nel 2020
Non c’è ancora traccia del bando per affidare in gestione gli impianti sportivi pubblici di Santa Teresa di Riva, nonostante si avvicini la ripartenza delle stagioni nelle varie discipline. Così il Comune ha formalizzato un nuovo affidamento provvisorio per lo stadio da calcio e il campo da calcetto-tennis, dopo il primo appalto assegnato ai primi di febbraio alla società sportiva Asd Jonica Football Club, per il periodo di quattro mesi fino al 30 maggio, con un canone di 1.500 euro mensili. Dopo due mesi di “vacatio”, adesso l’Ufficio tecnico ha deciso di coinvolgere anche un’altra realtà calcistica cittadina e ha chiesto la disponibilità a gestire lo stadio sia alla Jonica che all’Asd Città di Santa Teresa: entrambe hanno accettato di occuparsi delle strutture per due mesi, dunque fino all’1 ottobre, sempre con un canone di 1.500 euro al mese che verrà versato nella quota di 750 euro ciascuna. A firmare la convenzione con l’Ufficio tecnico sono stati i due rappresentanti legali delle società sportive, Roberto Cosentino per la Jonica e Marco Gugliotta per il Città di Santa Teresa. A febbraio il primo accordo era stato siglato dal presidente Domenico Saglimbene, che però dal 21 luglio si trova agli arresti domiciliari con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata all’estorsione e all’autoriciclaggio per vicende legale all’attività commerciale di famiglia. Il nuovo affidamento al gestore uscente potrebbe però configurare una violazione del principio di rotazione degli appalti, da rispettare anche per i contratti sotto soglia. Presidente del Città di Santa Teresa è invece Santo Rosario Ferraro, che ha gestito lo stadio comunale per un anno dal gennaio 2021 al gennaio 2022, in qualità di socio e amministratore unico dell’impresa “Effe Costruzioni” che ha realizzato i lavori di ristrutturazione, prima che il Comune firmasse la risoluzione del contratto per gravi inadempimenti contrattuali, per via del mancato pagamento del canone di gestione (pari a 26mila 351 euro) e dei consumi dell’energia elettrica. Lo stesso imprenditore santateresino, residente nel medesimo indirizzo dove ha sede la società calcistica, il 6 giugno è stato tra l’altro destinatario di un provvedimento cautelare personale del Tribunale del Riesame di Messina con il quale gli è stato vietato di contrattare per un anno con la Pubblica Amministrazione, in seguito alla revoca degli arresti domiciliari ai quali era stato sottoposto il 18 maggio perchè gravemente indiziato del reato di corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio, nell’ambito dell’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose e la gestione degli appalti a Mojo Alcantara, dove la “Effe Costruzioni” era stata invitata a partecipare ad una gara per lavori pubblici. Gli attuali rappresentanti legali e le due società sportive che gestiranno gli impianti sportivi di Santa Teresa non risultano coinvolti in alcuna vicenda giudiziaria e dunque hanno dichiarato di non incorrere nelle cause ostative previste dall’articolo 80 del Decreto Legislativo 50/2016, che vieta o limita la partecipazione agli appalti in caso di condanne, misure interdittive, gravi illeciti professionali che rendono dubbia l’integrità o l’affidabilità dell’operatore e persistenti carenze nell'esecuzione di un precedente contratto di appalto o di concessione che ne hanno causato la risoluzione per inadempimento. Nel frattempo il Comune dovrebbe lavorare al bando di gara, sia per lo stadio e il campo da calcetto-tennis che per la palestra.