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S. Teresa, via a progetto e lavori contro l'erosione: affidato l'appalto da 5,5 milioni
di Andrea Rifatto | 24/03/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 24/03/2021 | ATTUALITÀ
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La zona di via Del Gambero è la più a rischio
Una gara durata oltre un anno, adesso si può partire con il progetto. È stato infatti firmato lunedì il decreto di aggiudicazione definitiva dell’appalto integrato per la salvaguardia della costa di Santa Teresa di Riva dall’erosione del mare, relativo alla progettazione esecutiva e successiva realizzazione delle opere finanziate dalla Regione con 10,6 milioni di euro. Il responsabile unico del procedimento, il geometra Francesco Pagano dell’Ufficio tecnico comunale e il soggetto attuatore della Struttura commissariale della Regione contro il dissesto idrogeologico, Maurizio Croce, hanno siglato il documento che assegna la gara al “Consorzio Ciro Menotti” di Ravenna, che per la parte relativa alla progettazione fa riferimento all’ingegnere Giulia Fresta di Fiumefreddo di Sicilia dello studio associato di progettazione “Artec Srl” di Taormina e al geologo Orazio Barbagallo di Acireale. L’aggiudicazione è divenuta efficace in quanto Pagano ha verificato il possesso dei requisiti da parte dell’aggiudicatario e tra 35 giorni (e non oltre 60) si potrà procedere con la stipula del contratto. La società aggiudicataria ha ottenuto 97,5085 punti con un ribasso del 22,70% sulla base d’asta dei lavori pari a 7 milioni 194mila 942 euro, dunque per l’importo di 5 milioni 561mila 690 euro, a cui si aggiungono 182mila 699 euro per oneri di sicurezza e 88mila 949 euro per i servizi di ingegneria, per un totale di 5 milioni 813mila 147 euro. Il progetto esecutivo dovrà essere consegnato entro i successivi 45 giorni, mentre per l’esecuzione dei lavori (che partiranno dopo l’estate per non compromettere la stagione balneare) il termine è di 38 mesi. La “Artec Srl” è amministrata dagli ingegneri Massimo Brocato e Davide Maimone e risulta di proprietà della “Artec Engineering Financial Holding Srl” (società inattiva) di cui sono titolari entrambi al 50%. L’intervento di salvaguardia della costa è più che urgente e indispensabile per salvare la spiaggia e il lungomare, visto l’avanzare dell’erosione. Il progetto definitivo, redatto dall’ingegnere Renato Del Prete di Roma e dal geologo Salvo Puccio di Giardini Naxos, prevede la posa di 14 pennelli lunghi tra 60 e 65 metri, con un doppio strato di massi per “intrappolare” i sedimenti marini e proteggere dalle mareggiate. Il successivo ripascimento emerso del litorale, per una lunghezza di 3,3 km, e quello sommerso dei tratti intermedi avverrà con i sedimenti prelevati nel torrente Savoca, per un totale di circa 80.000 metri cubi, con granulometria compatibile con la spiaggia, così da mitigare anche il rischio esondazione del corso d’acqua. Il ripascimento emerso consentirà un avanzamento immediato della linea di costa, protetta dai pennelli, mentre quello sommerso consentirà di ridurre il fondale e quindi nel tempo si avrà un avanzamento della linea di riva in seguito alla minore agitazione ondosa. Direttore dei lavori sarà l’ingegnere Onofrio Crisafulli dell’Ufficio tecnico.